sabato 23 febbraio 2013

La quiete dopo la tempesta


Ssssssssst!!! ascolta, che pace!... il circo ha sbaraccato, se ne sono andati i clowns, una legge gli impone il silenzio due giorni prima delle elezioni…che bello! non se ne poteva più! a tutte le ore, su tutti i canali, in tutte le trasmissioni, alla radio pubblica e in quelle private è stato un vero martirio vederli e sentirli per tanti giorni, tante ore….ohhhh! si è visto e sentito di tutto, di più: dal presidente in carica che, tolto il loden e indossato il giaccone di tonno nostromo, ha recitato la parte del simpaticone, del trincatore di birra, abbracciato a nipotini e cagnolini; all’unto del signore che a 76 anni si mette a spazzare la seggiola del…travaglio  come una massaia qualsiasi; dal magistrato ridens antimafia che ingloba nel suo nascente partito tutti i simboli della rivoluzione e lo chiama rivoluzione civile; al capocomico che recita la parte del politico, riempiendo le piazze, azzardando comizi ben farciti di insulti e turpiloqui; dal segretario del partito che si dà per vincente, che fa il politico, serio, va a tutte le confqualcosa e che più ortodosso di così non si può; all’altro segretario che ossessivamente ribadisce che non vuol fare la stampella di nessuno…, e ancora quell’altro con look molto folkloristico che vuole fermare il declino producendo false lauree e falsi masters… e in questo climax mediatico pure il papa ci si mette e si dimette… insomma tutti contro tutti, contro anche il governo e le disposizioni di legge che loro stessi avevano votato; tutti fanno il verso a tutti, tutti fuori ruolo, tutti fuori fase… purtroppo il generale inverno ha svuotato le piazze (considerata anche l’età dei candidati premier) e riempito i set televisivi, così per tre mesi abbiamo fatto colazione con Mon…, come spezzafame ci siamo accollati Berl…, a pranzo ci siamo annoiati con Bers…, il tè lo abbiamo sorseggiato col sonnacchioso Ingr…, a cena Vend…non poteva mancare e così via, da mane a sera, senza un attimo di tregua per noi poveri italiani che ci sentiamo rintronati e rincog… da tante false promesse e credo che a tutti sorga spontanea una domanda: ma, oltre alla bufala dell’imu, quali sono i programmi veri e seri per l’Italia di questi clowneschi politici? Dopo lo scambio di voti, il voto al buio…non poteva essere diversamente in una campagna elettorale così circense… ora riposiamoci e non pensiamo a ciò che ci aspetta dopo il voto…

lunedì 18 febbraio 2013

B & B


Grande fermento nel mondo ecclesiastico: B... si è dimesso e B... vuole candidarsi come papa. Sono state indette le primarie per il soglio pontificio, molti i gazebo in allestimento in tutto il mondo, tanti gli iscritti, ma uno solo sarà l’eletto:  Lui, B… che ha già preteso che il suo nome fosse scritto per intero nella scheda di ogni singolo elettore. Le sue quotazioni sono altissime: ha già  raccolto attorno a sé una pletora di prelati e suorine degne di Lui, che già gridano “santo subito”; chiede che alle primarie possano partecipare tutti, anche i non cattolici e non battezzati, sostenendo che Dio esiste, ma è agnostico, perché tutte le religioni sono un groviglio di dogmi e norme troppo complicate da mandare a mente. Ha già detto che ora si sente rinvigorito spiritualmente, pieno di forza divina, combattivo come il ‘94, quando salì su un altro soglio, più terreno, volgare, corrotto e materiale … insomma, è pronto per affrontare questo nuovo incarico.
Prenderà il nome di Pijo Tutto, il suo segretario particolare sarà il Celeste governatore, tal Roberto Form… mentre per le relazioni private pare che la scelta ricadrà su monsignor Mefistofele La Russ.. ., ideale nel ruolo del corvo...
Organizzerà un nuovo Concilio di Arcore, indispensabile per modernizzare il papato, che si terrà alle sorgenti del fiume Po, dove tutti verranno di nuovo battezzati alla nuova dottrina da monsignor Umberto Bos…. La sede del suo pontificato verrà spostata da Roma in Sardegna, a Villa Certosa, amena roccaforte dove tutti saranno liberi di incontrarsi, organizzare festini in onore di Pijo Tutto e dove non sarà più necessario il travestimento delle escorts in suore.
I dogmi del nuovo concilio saranno i seguenti:
  • eliminazione della famiglia come cellula della società:  uomini e  donne saranno liberi di accoppiarsi, procreare, scoppiarsi, riaccoppiarsi con chi gli pare, senza più il vincolo del matrimonio: si eviterà così lo scorno delle corna e il triste fenomeno delle famiglie allargate
  • libero amore in libero stato: le nozze tra gay saranno ammesse ed anche le adozioni: si svuoteranno così gli orfanotrofi, che sono un onere troppo pesante anche per lo Stato pontificio
  • eliminazione dell’”alleluia”, dell’”osanna” durante la messa cantata: sarà consentito solo l’inno “meno male che S… c’è”
  • niente più messa obbligatoria la domenica: tutti i cattolici saranno obbligati ad andare allo stadio per tifare Balotelli
  • all’interno del suo piccolo Stato nascerà un’enclave denominata “tangentopoli” dove tutti potranno versare i loro oboli nelle mani di monsignor Giulio Tre…
  • saranno eliminate associazioni di volontariato, a cominciare dalla Caritas: resterà in piedi solo la comunità di San S…, che si approviggionerà con i contributi dei cattolici che verseranno l’8%0 nelle sue casse
  • sarà cancellata la fame nel mondo semplicemente cancellando dalla faccia della terra gli abitanti del terzo e quarto mondo
  • gli ordini religiosi femminili saranno guidati dalla madre badessa Nicole Min… , mentre quelli maschili avranno come padre spirituale monsignor don Rocco Siffredi, già noto alle cronache terrene per la sua attività di pornodivo e don Angiolino Alf…, degno portaborse di Pijo Tutto
  • sarà rivista pure la cerimonia di vestizione del papa e del clero: il papa indosserà solo gessati doppiopetto e l’immancabile aureola, i preti jeans e Tshirt con su scritto “Pijo Tutto” e le suore con sobri topless e un tatuaggio sull’ombelico  inneggiante alla loro star-contessa Daniela San…

 

sabato 16 febbraio 2013

La messa è finita


Sarà la festa del 1° maggio, il festival dell’unità, uno spettacolo di e per comunisti…  ci saranno le bandiere rosse sul palco … sono queste solo alcune delle polemiche scatenatesi prima della messa in onda del festival di Sanremo. Ma così non è stato e ora tutti quelli che bla, bla, bla, sono usciti di scena. Certo, perché di fronte ad un festival così contemporaneo, moderno, attuale, le critiche non possono non essere che benevole e un bravissimo va a Fazio, deus ex machina di tutta l’organizzazione, soprattutto per aver voluto al suo fianco l’incontenibile, pestifera, intelligentissima Lucianina - « Il fatto che io sia la donna del Festival dimostra che c’è la spending review»- è la prima volta che il festival è condotto da un uomo e una donna, non c’è un solo presentatore maschio circondato da fatalone oche che cincischiano… al posto della farfallina beleniana, una Lucianina iriverente, chiacchierona, ma sincera.  Bravi, bravi, bravi!!!
Sono riusciti a sdrammatizzare ed esorcizzare uno degli spettacoli- pilastri della tv italiana, capace di paralizzare l’Italia, sul cui palco si proiettavano ambizioni,  critiche, frustrazioni di questo nostro Paese: evento, conosciuto,  atteso e apprezzato in tutto il mondo… esagero? pare strano, pare incredibile, eppure è così e non esiste un caso analogo nel resto del mondo. siamo unici anche per via di Sanremo. Dobbiamo andarne fieri? Ditemelo voi, cari amici. Insieme, Fazio e Lucianina, hanno  scardinando quell’aura di messa cantata che lo rendeva pesante, con tutte le vecchie glorie che si alternavano, chi più chi meno, su quel palco da più di 40 anni. Hanno dato allo spettacolo un’impronta spontanea, allegra, spensierata, facendo però leva su alcuni temi di stretta attualità: nozze tra gay, femminicidio, problematiche giovanili… altro che quei sermoni polpettoni monologati alla celentano! hanno dato spazio ai giovani, li hanno fatti conoscere, gli hanno dato un ruolo di primo piano, in un’Italia dove fanno fatica ad emergere in tutti i campi, perché occupati da vecchie glorie ultrasettantenni. Fazio e Lucianina hanno fatto capire agli italiani, soprattutto ai reazionari, che l’Italia è cambiata, com’è cambiato già da parecchio il resto del mondo, solo noi siamo ancora abbarbicati alla nostra cultura, dove la voce grossa la fanno le vecchie glorie. Fazio ha dato spazio a tutti, pure all’armata russa, altro che festa dell’unità!
La realtà è che Fazio e i suoi hanno tentato di rinnovare con prudenza, rinfrescando abbastanza coraggiosamente il decor: ritengo, infatti che l'immagine del festival 2013 è una delle più innovative viste finora. E soprattutto, lavorando con i mattoncini  sempre politically correct... insomma, una nuotata meno rigorosa e più libera nel mare aperto del pubblico generalista, perbenista e moralista.
Non ci sono canzoni inascoltabili o patetiche e c’è tanta creatività, quella creatività che un’oca trombata alle selezioni è andata reclamando da un canale all’altro, convinta che solo le vecchie glorie, e lei in particolare, fossero detentori di creatività e professionalità … presuntuosa e supponente.
Chi mi conosce bene sa che non mi è mai piaciuto il festival, non l’ho mai guardato (basta leggere i miei post degli scorsi anni) e neanche quest’anno ho fatto le ore piccole per guardarlo, ma in ogni trasmissione ne parlano, fanno rivedere i momenti più salienti dello spettacolo, video clip e commenti, articoli di giornali, insomma il festival domina su tutto, anche sulle dimissioni del papa o sulle imminenti elezioni. Bene, da tutti questi input ho tratto queste mie considerazioni e mi auguro che  la costituzione commentata da Benigni e questo festival “fazionazionalpopolare” possano dare una botta di vita  a mamma RAI.

 

 

martedì 12 febbraio 2013

"un fulmine a ciel sereno"


Sarà la storia a dirci perché in quest’ Italia dove nessuno si dimette, sia proprio il Papa a dimettersi …. è un abbandono nave alla schettino? un “basta, voglio scendere” alla fantozzi? un “gran rifiuto” alla Celestino V? mah, il tempo ci dirà … il papa è stanco, non ha più forze fisiche per mandare avanti il suo apostolato…
 Bene, se questo significa voler cautelare la sua immagine decadente con l’avanzar degli anni, è giusto: sono ancora vive e presenti nei nostri ricordi le immagini di papa Giovanni Paolo II che fino alla fine ha assolto a tutti i suoi compiti, ma con quale aspetto! e che tenerezza vederLo giorno dopo giorno più malato, mettendo a nudo la sua fragilità di uomo sofferente, sfinito, gravato dall’età e da condizioni fisiche che, forse, richiedevano più riserbo e protezione, per non suscitare commiserazione e pietà! … allora ha fatto bene Benedetto XVI e merita tutto il rispetto questa sua decisione piena di dignità, che ce lo fa sentire più umano, con la fragilità e le debolezze di una persona anziana.
Se poi sia una decisione sofferta, ma comunque necessaria, per allontanarsi da una chiesa che lo ha deluso, merita ancora più rispetto, perché la Sua alta preparazione di teologo non Gli consente di accettare gli scandali in cui la chiesa come istituzione è coinvolta: pedofilia in primis, la banca dello IOR in mezzo a tutti gli scandali, non ultimo quello del MPS… e cosa Gli avrà confessato il maggiordomo che ha rubato le Sue carte, su incarico di chi? oppure ha capito che la dottrina cattolica comincia a diventare troppo distante dai comportamenti dei fedeli che comunque, pur dichiarandosi cattolici, convivono, divorziano, abortiscono, si sposano con persone dello stesso sesso e adottano anche bambini… tutti comportamenti, questi, contrari ai dogmi che un teologo come Lui ben conosce e dei quali non può accettarne lo scardinamento, perchè sono i valori fondanti della religione cattolica.
Del suo breve pontificato mi resta impressa nella mente l’immagine di quanto, in visita nella basilica di Collemaggio a L’Aquila, sulla tomba di Celestino V depose e lì  lasciò la Sua stola di Sommo Pontefice…come un gesto di  solidarietà per quel Papa coraggioso che "fece per viltade il gran rifiuto”…

sabato 9 febbraio 2013

Un'agenda piena di bugie...


Le bugie, si sa, hanno le gambe molto corte e le bugie, sottoforma di promesse, sono tipiche dei nani. In questi tempi di campagna elettorale tante sono le promesse che vengono fatte e, se veramente venissero mantenute, qualora un popolo ignorante e masochista ci credesse, per il nostro bel paese sarebbe davvero la fine. Queste persone che promettono e che giurano di amare l’Italia, sono degli irresponsabili, non la amano per niente quest’Italia, ma badano solo ai loro sporchi interessi e manifestano il delirio di onnipotenza, facendo leva sulle attuali ristrettezze economiche dei più, ma, soprattutto, sulla necessità di evadere le tasse, dei meno.
Ogni giorno c’è un annuncio bomba nell'agenda delle bugie:
Lunedì: abolito e rimborsato l’Imu, anche per i senzatetto terremotati

Martedì: abolita anche l’Iva, che sarà sostituita con una stretta di mano per suggellare tutte le transazioni economiche

Mercoledì: gli italiani troveranno il caffè già pagato al bar, per le signore ci sarà anche il cornetto

Giovedì: saranno pagati i funerali agli italiani che, per gratitudine, muoiono il giorno stesso

Venerdì: abolito il bollo automobilistico, che verrà sostituito con l’esposizione di una sua fotografia sul cruscotto, con la scritta “non correre, pensa a me”

Sabato: abolito il biglietto del tram, del treno, dell’aereo, il francobollo e il pedaggio autostradale, i tickets sanitari

Domenica: giorno del meritato riposo e allora, per tutti gli italiani, una vagonata di escorts per rilassarsi con massaggi bunga-bunga.

Per poter mantenere tutte le promesse e per ripianare il buco economico, ci sarà l'invasione della Svizzera…

 
PS: sapete qual è il vero problema? che molti italiani, soprattutto i più abbienti ed evasori, alla sola parola gratis, già hanno slacciato la cintura e calato le braghe…

martedì 5 febbraio 2013

io guardo intorno a me (...), ma vuota è la città!


Ieri sera ho fatto un giro in centro, in città: era tanto che non mi riusciva di “fare una stesa per il Corso” e desideravo proprio rituffarmi nella folla, vedere gente, salutare qualcuno, ma … che desolazione! A parte il freddo gelido, non c’era quasi nessuno e oltre ai soliti pensionati molto anziani, non c’era ombra di gioventù in giro. Ma dove sono i ragazzi, i giovani? mi sono chiesta. Un tempo c’erano delle zone del corso che pullulavano di giovani: la piazzetta, la villa dei cannoni, il tribunale, la villa comunale. Ora, invece, solo poche persone che attraversano in fretta il corso, i negozi stanno quasi tutti chiudendo e non c’è più calore, anche i lampioni danno una luce fredda e opaca.
Faccio una stesa e decido di andar via, pensando di impegnare meglio il tempo andando a fare la spesa. mi reco perciò in un centro commerciale e… eccoli qui! ci sono tutti, giovani, ragazzi, vecchi e bambini… buonasera professoressa, salve, tutto bene? una miriade di ex alunni mi saltano letteralmente addosso, mamme gentili, bimbi urlanti, persone sedute sulle panchine o ferme davanti alle vetrine, negozi pieni di gente che guarda, tocca, ma non compra, che esce ed entra, e mi sono domandata: come mai il centro città è spopolato, mentre il centro commerciale pullula di vitalità?
E ho cercato di analizzare il fenomeno: il centro commerciale richiama i clienti, li coinvolge emotivamente e mescola le loro attività di acquisto e di divertimento. È un luogo di socializzazione, dove quasi tutti, chissà perché, hanno stampato in viso un sorriso aperto;  anche  lo spazio delle merci è teatrale, perché vi si recita un carnevale continuo, è un paese dei balocchi in cui l'abbondanza è naturalmente sempre assicurata.
Tutti hanno un motivo per recarsi in un centro commerciale: le famiglie sono attirate dai prodotti 3 x 2, molti impiegati nella pausa pranzo scelgono di pranzare nei bar e ristoranti del centro; c'è chi sceglie invece di passare una giornata del fine settimana fermandosi al centro estetico o dal coiffeur, mentre i figli giocano nelle apposite aree; i giovani vi si incontrano, si vestono e si pettinano secondo l'ultima moda che il centro commerciale soddisfa in tutto; gli anziani, soprattutto quelli soli e meno abbienti, passano i loro pomeriggi per scambiarvi qualche parola, per scaldarsi in inverno e  per godere dell'aria condizionata in estate.
Tale fenomeno ha indubbiamente rivoluzionato le abitudini di molte persone, delle famiglie che qui pranzano o cenano, orari senza tempi, e molti vi trascorrono parecchie ore del loro scarso tempo libero … non solo dunque una  macchina per vendere, ma un vero e proprio luogo urbano protetto dove collocare altre attrazioni e nuovi modelli di interazione sociale.
Sono pochi coloro che riescono a resistere alla seduzione di tali strutture, soprattutto in questi ultimi due anni, a causa della crisi, le famiglie scelgono di recarsi in questi centri per poter risparmiare. Altri invece lo considerano un'oasi al riparo dal frastuono urbano, nella speranza di recuperare in quello spazio una parte di socialità smarrita fra le code del traffico e la videodipendenza. E poi, e questo me li fa preferire,  al loro interno non si fa politica, non si distribuiscono volantini, non ci si ubriaca, né si può eccedere in effusioni, non ci sono cartacce, urla, volgarità.
Tutto è smart, svelto, intelligente: si arriva con facilità sia in auto sia con i mezzi pubblici, e appena si entra si viene catturati da una sorta di ipnosi: colori, profumi e, soprattutto, una musica rilassante di sottofondo, che rallenta il ritmo e favorisce le soste davanti agli scaffali o alle vetrine. Non ci sono orologi , mentre la luce naturale penetra dall'alto per dare la sensazione che il tempo si fermi e possa essere speso nel miglior modo possibile … i visitatori fanno profonde immersioni in negozi simili a grandi acquari che non hanno né porte né saracinesche; la soglia fisica, ma anche quella psicologica, che abitualmente scoraggia i consumatori a entrare e uscire nei negozi tradizionali, permette al consumatore di avvertire gli spazi come suoi… è come essere in una blob-città, in luoghi-non luoghi dove si gira come turisti,  in un continuo e sconosciuto "altrove"
Mi chiedo: questi centri commerciali inducono a confondere la realtà con la fiction facendo ritrovare in una condizione di passività indotta da un processo di massificazione e omologazione culturale? oppure i centri commerciali sono «luoghi altri», in grado di strutturare un nuovo tipo di socialità?
Forse tutt’e due le cose, chissà. Per quel che mi riguarda frequento i centri commerciali e sono favorevole ad essi per due motivi: il risparmio, la varietà di scelta dei prodotti e l’occupazione:  quello che spendo, insieme a quello che spendono tante altre persone, serve per pagare gli stipendi di chi ci lavora, con orari massacranti, e non serve per arricchire un solo titolare di un esercizio commerciale. E poi, in una città piccola, povera e ormai scialba qual è la mia, ben vengano questi luoghi di aggregazione dove la gente può incontrarsi per sentirsi come a casa, visto che i nostri amministratori nulla fanno per rendere la città più vivibile, con più attrattive ludico-culturali.

domenica 3 febbraio 2013

Che mondo pazzo!


Finalmente il mio pc è guarito e posso ricominciare a postare, anche se ho dovuto cambiare il layout, in quanto non ho più ritrovato la vecchia edizione. Ma va bene uguale, l’importante è che il potente virus Trojan (di nome e di fatto) sia stato sconfitto. Ok, procediamo…dove eravamo rimasti? Il mio ultimo post risale al 6 febbraio, quando ho pubblicato la lettera per il mio Tommy e da allora… da allora non ho avuto più voglia di scrivere perché, sinceramente, quello che sta succedendo con questa campagna elettorale mi lascia senza parole…non riesco a trovarne…dicevano che tutto sarebbe cambiato, volti nuovi, idee nuove e invece sono ancora tutti lì, più vecchi e arroganti che mai, più imbottiti di botox e viagra che mai, più inquisiti, indagati, impuniti che mai e, perciò, ho deciso che anche questo turno non voterò, anche se a qualcuno può sembrare un volersene lavare le mani, un gesto di ignavia… ma non ci posso fare niente, sono così e non mi va nemmeno di andare lì a sporcare le schede elettorali, come qualcuno mi dice…ma per piacere, nemmeno se mi otturo il naso - come disse Montanelli - voglio portare avanti questa legge porcellum che ci fa scomodare per votare chi altri hanno deciso per noi.
Per il resto il mondo gira come sempre: il femminicidio impazza, Corona impazza sulle cronache, Belen impazza col suo pancino, Balotelli torna in cambio di una manciata di voti e impazza nelle notti milanesi, gli aerei impazzano nel cielo e svaniscono nel nulla, la Lollo impazza appresso alla sua arteriosclerosi, il Papa impazza dietro alle nozze gay della Francia, Obama impazza appresso alle armi, il vento impazza alla villa dei cannoni, sradicando un pino secolare, insomma…il mondo è impazzito!... e io?... io speriamo che me la cavo…

Restiamo umani :)