domenica 30 dicembre 2012

Agenda Viola


Addio 2012!
sicuramente non ci hai fatto mancare niente, sotto tutti i punti di vista: salute, soldi, lavoro, hai mandato tutto a carte 48: hai demolito ideali, scardinato speranze, dilaniato sogni e, sicuramente, pochi ti rimpiangeranno. Dal punto di vista personale, nei miei confronti sei stato equo: mi hai dato un gran dolore compensato da una grande gioia che spesso mi fa dimenticare il primo…
Allora, mi dirai, cosa ti aspetti dal 2013?... niente, guarda, è meglio non esprimere desideri personali, tanto cmq farà come gli pare…e allora, senza toccare la sfera personale salute/affetti/fortuna, ho stilato una mia “agenda Viola” (favorita anche dalla lettura di alcuni articoli dal settimanale “L’Espresso”, che mi hanno aiutata a mettere in ordine e diversi punti della stessa), nella quale indico cosa non mi aspetto dal 2013 in campo sociale, politico, economico.
  • non mi aspetto stragi di bambini
  • non mi aspetto stragi di donne vittime di uomini ( e di preti!) sempre più cretini e ingestibili
  • non mi aspetto gli insulti e gli epiteti sopraffini tra i vari onorevoli nella prossima  campagna elettorale
  • non mi aspetto le mascherate dei politici-porcelli con tanto di maiale-capo
  • non mi aspetto le lacrime di coccodrilla di una ministra
  • non mi aspetto il luccichìo del braccialetto da vitellone al polso di un ministro dell’Economia
  • non mi aspetto di ascoltare  – dio ce ne scampi e liberi! – sulla legge elettorale e la riforma della giustizia
  • non mi aspetto il rosario delle grandi opere pubbliche del ministro di turno
  • non mi aspetto – per pietà! – giornali e blog con gli album segreti di candidati, premier…
  • non mi aspetto il giro dei talkshow di quei politici da piccolo schermo, gli chef dei salotti tv digitali e satellitari, le maschere delle legislature e delle professioni
  • non mi aspetto di vedere, né sentire, gli onorevoli da collezione, il politico di destra, il cavaliere porta a porta con un diavolo per capello (?), l’economista austero, lo psicologo depresso, il sottosegretario ciarliero, i vù parlà dell’ultima ora
  • non mi aspetto magistrati che una volta entrati in politica predicano di Italia dei valori…immobili
  • non mi aspetto – vade retro! – le pluripresentazioni di libri scritti(?) da improvvisati scrittori, a cominciare da quel subdolo conduttore nel cui salotto si avvicendano presidenti bugiardi e onorevoli ladroni
  • non mi aspetto -e gli si dia requie- quel micidiale sdoganamento degli “attributi” maschili, cui sempre più spesso fanno ricorso quelle donne politiche, che esclamano “vedo in giro solo palle di velluto” oppure la comica che starnazza “B… ha rotto il c…”, mentre l’altro comico-politico urla a squarciagola “fuori dalle palle! Vaffa…” e offende il “punto G” di una sua adepta
  • non mi aspetto – signore pietà – la società magnacciona fin qui sopportata: il senatore- bancomat, er Batman di turno, lo slotmachine dipendente, il cacciatore incartucciato
  • non mi aspetto un 2013 come il 2012, che doveva pur  essere un anno vissuto più sobriamente
nonostante tutto...Buon Anno!

martedì 25 dicembre 2012

Biglietto di Auguri


Buon Natale a chi mi ha sopportata, a chi mi ha consolata, a chi mi ha aiutata, a chi mi ha sorriso, a chi mi ha fatto sorridere,  a chi mi ha reso felice ed anche a chi mi fatto inquietare.
Buon Natale a tutti coloro che nel bene e nel male sono entrati nella mia vita.... siete tutti fantastci e tutti importanti....
 

venerdì 21 dicembre 2012

Lettera aperta a...



Caro Benigni,
Ti ringrazio per la meravigliosa lezione sulla Costituzione cui hai fatto assistere milioni di telespettatori e, vuoi  per simpatia, vuoi per deformazione professionale, ho  pensato :” ma te l’immagini che bello sarebbe se i docenti di tutte le discipline impartissero le loro lezioni con tale trasporto, amore, cultura? se i docenti riuscissero a intrattenere con i loro alunni rapporti di empatia basati sul loro carisma?...sicuramente i risultati del concorsone per docenti sarebbero stati migliori!... ma tant’è, fortunati quei ragazzi che possono avvalersi di docenti che sanno come fargli amare lo studio… perciò grazie, grazie veramente per aver divulgato, soprattutto tra i giovani, la Carta dei loro sogni…già, i sogni…
La tua lezione mi ha fatto molto riflettere, ho capito che non è poi tanto di sana e robusta Costituzione… ho fatto le mie semplici e modeste considerazioni , alla luce di ciò che è accaduto e accade da quel lontano 1948.
Non posso permettermi di essere  benigna, sono maligna, perché se la Costituzione è la nostra mamma, ebbene, è morta, l’hanno ammazzata.
La nostra mamma Costituzione è morta perché per respirare aveva bisogno di polmoni la cui materia doveva essere la Repubblica fondata sul Lavoro che, se mai c’è stata, è ora come un corpo dilaniato da una mina, senza più salario, senza più diritti.
E’ morta la nostra mamma perché per vivere aveva bisogno di un cuore e gliel’hanno strappato, con i tanti bla bla bla di sommaria democrazia, mentre si va a votare con il porcellum…
La mamma ce l’hanno ammazzata: ha preso tante botte fin da quando è nata, ha resistito, qualcuno poi ha cercato di aiutarla, poi però i mercati le hanno dato il colpo finale e della povera mamma non è rimasta neanche la testa… quella testa che prometteva cose belle e buone per noi italiani, con il cuore che diceva :”…l’Italia ripudia la guerra come mezzo…” guarda, invece, è bastato chiamare la guerra “pace” e la mamma è impazzita ancor prima di morire, non c’ha capito niente, diceva pace pace pace e gli aerei partivano  per la Jugoslavia, i soldati per l’Iraq, i carri armati per l’Afghanistan…
E poi la BCE, lo spread hanno fatto il resto e, dopo le elezioni prossime venture, qualcuno  (chi, se non Lui?) ha già detto di volerla rottamare...

Caro Benigni, ti sembro troppo Maligna?

 

lunedì 17 dicembre 2012

Lettera a Gesù Bambino


Caro Gesù Bambino,
Ti scrivo oggi perché se si avvererà la profezia dei Maya, il giorno di Natale non ci saremo più…???!!!
L’anno scorso non scrissi a Te, bensì a Babbo Natale e chiusi il mio post così:
 “… Vorrei, infine, per me e i miei cari, niente di più di ciò che ho, la pace e la salute, mi basta così, considerando il momento storico-economico-finanziario che stiamo vivendo.Caro Babbo Natale, che pensi, ti chiedo troppo? “

 … le ultime parole famose!... è successo di tutto di più, soprattutto alla mia salute, ma tant’è, ora sto meglio e devo avere pazienza … però è arrivato un bimbo bello come Te: Tommaso, che è l’amore della nonna.
Allora, per non sbagliarmi, quest’anno, sommessamente, ma con un nuovo slancio, voglio scriverTi che non Ti ho dimenticato. Certo: un po' trascurato, questo sì. .. ma… Tu mi capisci e sai cosa ho dovuto sopportare…
 Ti scrivo di nuovo, perché  torno ad aver ancora bisogno di sogni e belle favole, come facevo da piccola per confidarTi i miei desideri. Veramente in questo momento tutti abbiamo bisogno di sogni…
E tuttavia Tu sai bene come vanno certe cose e perché siamo arrivati a questo punto di non ritorno:  ci facciamo prendere dentro dai cambiamenti del mondo e un po' alla volta si finisce col cambiare anche noi. E così è stato. Appena le condizioni economiche sono migliorate, ci siamo sentiti ricchi e abbiamo cominciato a praticare i modi e le mode dell'agiatezza che sono cose, queste, che s'imparano subito e senza bisogno che qualcuno ci spieghi che coi soldi è comunque un gran bel vivere.
E Tu invece, che sei venuto al mondo in una stalla come l'ultimo dei poverelli, francamente non eri intonato a comparire in mezzo a quel lusso sfavillante delle nostre vetrine sempre traboccanti d'ogni bendidio, delle quali solo pochi potevano godere.
Babbo Natale sì, lui sì che è  ben più rappresentativo del nostro improvviso benessere! con quel suo sgargiante costume rosso cocacola, che dispensa doni favolosi come mai s'erano visti prima. Anche questo è stato un sogno... e noi tutti dentro quel sogno a capofitto.
Ma oggi una nuova realtà ci sorprende: dopo tanti anni di spensieratezza, quasi da un giorno all'altro, ci dicono che non siamo più ricchi e che in realtà non lo siamo mai stati per davvero. O se anche lo siamo stati per un po', non poteva durare per sempre.
A ripensarci, adesso sembra quasi che sia stata tutta una messinscena e anche Babbo Natale è ormai un attore secondario e s'è ridotto ad arrampicarsi lungo le facciate delle case, tanto da somigliare più a un ladro che a un fantoccione che porta regali...
Triste Natale questo del 2012!... Natale di sacrifici. Ma non bisogna perdersi d'animo.
Intanto io mi appresto ad accogliere i miei figli, il mio nipotino e a vivere con serenità questo Natale, senza pensare  a ciò che di brutto mi ha portato il 2012, ma riflettendo sulle gioie che mi ha regalato, sui momenti pieni di speranza, di fiducia e di positività che ho vissuto e che mi hanno permesso di esserci ancora…

Ciao, caro Gesù. TVB

 

 

venerdì 14 dicembre 2012

La scuola che non c'è


Da quando si è scoperto che lo spot per pubblicizzare la scuola pubblica è stato girato in una scuola sì, ma privata – probabilmente perché regista e ideatori del suddetto spot han pensato che andare a riprendere una scuola pubblica reale, con i banchi scrostati, i solai che cadono in testa ai bimbi dell’asilo (è successo proprio ieri, in una scuola dell'infanzia di Roma, ma il bello è che i giornali titolano "solo lievi danni per una bambina di 5 anni"...), le lavagne a gessetto e in cui gli unici computer disponibili sarebbero stati catorci scassati e non tablet di ultima generazione, sarebbe stato troppo deprimente – una domanda mi frulla in testa, da porre all’esimio ex collega Vecchioni, che, con voce ispirata e carisma da cantautore ex docente di liceo, si è prestato a far da testimonial allo spot.
Mi scusi, esimio ex collega, ma non Le è  venuto in mente che ai nostri  sfigatissimi ex colleghi (perché ormai io e Lei siamo in pensione), non cantautori, che nelle scuole pubbliche scassate e poco fotogeniche ci lavorano tutti i giorni e sono destinati pure a restarci all’infinito (perché al contrario di noi alla pensione forse non arriveranno mai), con quello spot fasullo girato in una bella e linda scuola privata, dotata di strutture che  loro sognano, li sta un po’ prendendo per il sedere?
Ma poi, esimio prof, quando mai Lei ha varcato la soglia di un'aula godendo di aspettative eterne per "motivi artistici", guadagnando fior di quattrini e ora si gode la pensione dello Stato?...mah...misteri delle caste!