domenica 8 maggio 2011

Carissima Amica...


Oggi è la festa della Mamma e io voglio dedicare questa lettera a te, che sei una mamma e una donna speciale. Su un quotidiano locale di oggi è stata pubblicata una lettera scritta da te ai tuoi figli, figli che non vivono con te, che ti sono stati tolti… io non so i motivi di tale decisione e non sono tenuta a saperli, ma sicuramente chi ha preso questa decisione per te non ha valutato il tuo spirito libero e idealista, forse scambiandolo per “inettitudine”, in contrasto, forse, con il modus vivendi di altre persone che vivono la loro vita nella mediocrità e nella banalità quotidiana. Io mi attengo ai fatti e i fatti mi pongono ogni giorno dinanzi una donna fragile e malinconica esternamente, ma coriacea dentro e che comunque si batte e rivendica con la mente, con il cuore e con i denti il suo diritto ad essere madre, a riavere i suoi figli, a ricevere da loro la gioia di un augurio, in questo giorno così importante per le mamme.
Quello che scrivi è struggente, tocca le corde più sensibili di chi ha la fortuna di conoscerti, l’invito che fai ai tuoi figli di lasciarsi guidare dal cuore è quello che tu sicuramente gli hai insegnato e che, sono sicura, non hanno dimenticato. Vedrai, il tempo ti darà ragione e per te non sarà il riconquistare l’affetto dei figli, ma sarà solo il continuare un dialogo d’amore interrotto fra voi, dopo una parentesi lunga e dolorosa.
Credici, amica mia, potrà passare altro tempo, ma torneranno da te spontaneamente, senza alcuna sentenza che lo stabilisca, perché i figli hanno sempre bisogno del tenero amore della mamma che è diverso da quello che pretendono di dargli altre persone.
Con affetto e amicizia.

P.S. sono stata autorizzata dall’autrice a pubblicare la sua lettera


Lettera di una mamma che ha perso i figli innocentemente
Cari figli,
scrivere questa lettera per me è davvero un’impresa in occasione di una festa che ci tiene lontani “Festa della mamma”. Una festa, o meglio un giorno che non mi riconosce il dono di madre, una festa senza dono, dono dell’amore di una madre che non ha i suoi figli. Mi mancherete. Gesù bambino è nato da una madre che ha sofferto per la sua morte ma che la resurrezione è trionfata sul dolore della croce, una croce piena di sofferenze, di odio, di vendette, di tradimenti. Eppure la pace arriverà come la quiete dopo la tempesta…dice il Vangelo “chi semina bene, bene troverà; chi semina zizzania, zizzania troverà”.
In questo giorno vi invito ad apprezzare gli occhi e la voce di una madre che avete ancora: una madre che vi tiene nel cuore, nei pensieri; anche se voi rifiutate.
Leggete l’amore che gli occhi di una madre possono donarvi; più avanti nella vita forse avrete amici, amici cari e affettuosi, ma non troverete quell’amore e la dolcezza inesprimibile che soltanto le madri donano.
La tenerezza tenace dell’amore di una madre per il figlio supera tutti gli affetti del cuore. Non viene raffreddata dall’egoismo nè atterrita dal pericolo, non viene affievolita dallo stesso pericolo, dall’indegnità, nè spenta dall’ingratitudine.
Una madre sacrifica ogni comodità al bene del proprio figlio, sacrifica ogni piacere al suo benessere; va fiera della sua fama e se viene sopraffatta dalle avversità le diventa ancora più caro a cagione della sua sfortuna e se la disgrazia cade sul suo nome continua ad amarlo e a vezzeggiarlo. Fatevi guidare dal cuore perché ogni giorno sia questo giorno “Festa della mamma”.
La giustizia non esiste ma sappiate che quella divina è profeta ovunque e premia presto o tardi colui il quale è innocente ed è stato demolito. Distruggere, annientare è facile; la coscienza resta nel cemento ma un giorno il seme germoglierà perché non ci saranno vinti e vincitori.
Mamma