La campagna elettorale
è chiusa … meno male!!! non se ne poteva
più di parole grosse, parolacce, minacce, ingiurie, tutto in nome della “libertà”, “giustizia”, “eguaglianza”… parole chiave per
una politica che non potrebbe fare a meno di esse per quel che tali parole
significano. Mi ha colpito la violenza, la prepotenza e la tracotanza con cui
alcuni leader politici hanno approcciato i loro elettori ed ognuno di essi ha
cavalcato un carro, sperando di entrare vincitori per … occupare poltrone.
C’è stato chi,
indossando morbide e coloratissime felpe, si è accomodato sul carro dei
migranti e dei rom, utilizzando parole violente, minacciando annegamenti,
spari, roghi e ruspate a gogò; qualcun altro ha preferito inveire contro la
sanità, urlando addosso alle donne di non sottoporsi ad esami diagnostici, come
la mammografia, perché, secondo la sua mente ormai in delirio (nome, tra l’altro,
del suo cane) sono esami che servono solo per ingrossare le casse di associazioni di ricercatori, offendendo così la professionalità e la competenza di un Professore a
cui lui non sarebbe degno nemmeno di pulire le scarpe! anzi , addirittura!, ha
trovato lui la giusta terapia per gli uomini malati di cancro alla prostata:
scopare, scopare, scopare!!! Ma davvero per questo pagliaccio ci starebbe bene
una TAC testa/collo e un bel VAFFA!!!!
C’è chi poi ha fatto
leva sui pensionati, dandogli un “contentino”, giusto per … riparare al danno
che ha fatto quel governo precedente pieno di soloni e bocconiani. Ma tant’è …
e non fa niente se c’è chi, come me, in questo ladrocinio legale ci rimette
quasi €3ooo … e chi, invece, addirittura si aumenta il vitalizio, che passa di
padre in figlio (leggi Regione Molise).
E poi c’è Lui, l’immortale,
l’inossidabile, nonostante la veneranda età (che cerca di mascherare con
ripetuti lifting che gli hanno fatto sparire gli occhi) che continua a bla…bla…bla,
dimenticando che appena nel 2008 ripeteva a gran voce che la crisi non c’era,
che l’Italia era salva e bla…bla…bla…e poi l’Italia si è ritrovata un baratro
di debiti che stiamo pagando noi, non certo lui e la sua banda bassotti. Ma il
suo grande spirito di sacrificio gli suggerisce che l’Italia ha ancora bisogno
di Lui… ma un lifting per cancellare il delirio di onnipotenza, quello no, eh?
Nella mia regione non
si vota, ma se si fosse votato, non lo avrei fatto, come faccio ormai da vent’anni,
perché do’ un valore diverso a quelle parole chiave: “libertà” “giustizia” “eguaglianza”
che se usate come slogan e come retorica finiscono di non sapere di nulla. Le considero
le parole più umane, necessarie alla nostra vita. Le parole respiro. Le parole
pane. E in Italia queste parole sciorinate, agitate,urlate in questa brutta
campagna elettorale chiedono di nuovo a tutti di essere riconosciute e chiedono
di essere imparate di nuovo.
Restiamo umani