In questi giorni stiamo
commemorando Giovanni Falcone, grande uomo e grande magistrato antimafia,
ammazzato in un attentato il 23 maggio 1992. E proprio in ricordo di quel
terribile evento, il 23 giugno di ogni anno viene ricordata come “la Giornata della Legalità”. Si rimpallano
sulle tv tutti i video, le foto, i servizi di quel giorno terribile e al centro
di tutti gli interventi c’è la mafia siciliana, causa di corruzioni, morti,
stragi e di cui Giovanni Falcone è diventato il simbolo.
Voglio però fare un’osservazione,
che sicuramente molti non approveranno, e premetto che il mio spirito critico
non vuol essere irriverenza nei riguardi di Giovanni Falcone – che stimo come
uomo e come magistrato – è solo che non esiste più e solo quel tipo di mafia,
ce n’è tanta ancora e, purtroppo, anch’essa portatrice di corruzione, violenza,
morte, stragi… se parliamo di giornata della legalità, ricordiamo i morti della
camorra, della ‘ndrangheta, della terra di mezzo, del ladrocinio che i politici
perpetrano nei confronti dei cittadini (dei pensionati, in particolare), dell’omertà
di alcuni compagni di classe che hanno visto morire il loro compagno e non
hanno visto, sentito, parlato… di un prete che nasconde la verità sulla
scomparsa di una donna … della facilità con cui si accusano persone,
soprattutto se stranieri, per avere consensi elettorali …. delle condanne o
delle scagionature facili e inspiegabili…
Stessa situazione si verifica
il 27 gennaio, quando viene commemorata “la Giornata della Memoria” per ricordare
l’Olocausto, la pagina più atroce della nostra storia. Bene, parlano solo e
soltanto dello sterminio degli ebrei: l’olocausto provocò 30 milioni di morti,
di essi 6 milioni erano ebrei gli altri erano disabili, omosessuali, zingari … perché,
mi chiedo, non vengono mai ricordati? Nn vi sembra anche questa
discriminazione? È così che si vuol educare i giovani alla legalità?
Ma... cos’é la legalità?
«Legalità è il rispetto e la pratica delle leggi. È
un'esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo
della persona umana e la costruzione del bene comune». Sono
parole di un documento del 1991 della Chiesa italiana.
Ergo: Legalità non sono, quindi, solo i magistrati e le forze di polizia, a
cui dobbiamo riconoscenza e rispetto. Legalità dobbiamo essere tutti noi. Non può esserci legalità senza uguaglianza! Non
possiamo lottare contro le mafie senza politiche sociali, diffusione dei
diritti e dei posti di lavoro, senza opportunità per le persone più deboli, per
i migranti, per i poveri.
Legalità è
responsabilità, anzi corresponsabilità.
Non può esserci legalità senza uguaglianza!
E quindi,
quando celebriamo queste giornate commemorative, cerchiamo di non dimenticare
nessuno, perché tutte le vittime di corruzione, violenza, morte, stragi, sono
vittime di illegalità.
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