domenica 24 maggio 2015

Un pieno di legalità

In questi giorni stiamo commemorando Giovanni Falcone, grande uomo e grande magistrato antimafia, ammazzato in un attentato il 23 maggio 1992. E proprio in ricordo di quel terribile evento, il 23 giugno di ogni anno viene ricordata come  “la Giornata della Legalità”. Si rimpallano sulle tv tutti i video, le foto, i servizi di quel giorno terribile e al centro di tutti gli interventi c’è la mafia siciliana, causa di corruzioni, morti, stragi e di cui Giovanni Falcone è diventato il simbolo.
Voglio però fare un’osservazione, che sicuramente molti non approveranno, e premetto che il mio spirito critico non vuol essere irriverenza nei riguardi di Giovanni Falcone – che stimo come uomo e come magistrato – è solo che non esiste più e solo quel tipo di mafia, ce n’è tanta ancora e, purtroppo, anch’essa portatrice di corruzione, violenza, morte, stragi… se parliamo di giornata della legalità, ricordiamo i morti della camorra, della ‘ndrangheta, della terra di mezzo, del ladrocinio che i politici perpetrano nei confronti dei cittadini (dei pensionati, in particolare), dell’omertà di alcuni compagni di classe che hanno visto morire il loro compagno e non hanno visto, sentito, parlato… di un prete che nasconde la verità sulla scomparsa di una donna … della facilità con cui si accusano persone, soprattutto se stranieri, per avere consensi elettorali …. delle condanne o delle scagionature facili e inspiegabili…
Stessa situazione si verifica il 27 gennaio, quando viene commemorata “la Giornata della Memoria” per ricordare l’Olocausto, la pagina più atroce della nostra storia. Bene, parlano solo e soltanto dello sterminio degli ebrei: l’olocausto provocò 30 milioni di morti, di essi 6 milioni erano ebrei gli altri erano disabili, omosessuali, zingari … perché, mi chiedo, non vengono mai ricordati? Nn vi sembra anche questa discriminazione? È così che si vuol educare i giovani alla legalità?
Ma... cos’é la legalità?

«Legalità è il rispetto e la pratica delle leggi. È un'esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune». Sono parole di un documento del 1991 della Chiesa italiana.

Ergo: Legalità non sono, quindi, solo i magistrati e le forze di polizia, a cui dobbiamo riconoscenza e rispetto. Legalità dobbiamo essere tutti noi. Non può esserci legalità senza uguaglianza! Non possiamo lottare contro le mafie senza politiche sociali, diffusione dei diritti e dei posti di lavoro, senza opportunità per le persone più deboli, per i migranti, per i poveri.
Legalità è responsabilità, anzi corresponsabilità
Non può esserci legalità senza uguaglianza! 
E quindi, quando celebriamo queste giornate commemorative, cerchiamo di non dimenticare nessuno, perché tutte le vittime di corruzione, violenza, morte, stragi, sono vittime di illegalità.


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