Nuove Corrispondenze
tekiuen riparte dalla galleria Passaggi con “RELOAD –
esistenza/resistenza/resilienza”
In RELOAD, l’artista molisana Stefania
De Cristofaro in arte tekiuen, che vive e lavora a Pisa, presenta
una sintesi della sua recente ricerca, “ripartendo” e facendo il punto sulla
propria esperienza artistica ed esistenziale.
Nelle tre sezioni dal
titolo Respira – Resisti – Relax, che propone presso
la Galleria d’arte contemporanea
“Passaggi”diretta da Silvana
Vassallo, affronta il tema dell’integrità interiore: il centrarsi/conservarsi innato dell’individuo e il suo costituirsi/modellarsi sul piano culturale.
In Respira riprende un tema ambientalista affrontato in un suo
racconto dal titolo “Il piano di fuga”. Nella fantasia letteraria, in un mondo
trasformato in una gigantesca camera iperbarica, l’aria è divenuta un bene alla
portata di pochi: un gruppo di dissidenti ne conserva alcune scorte solide,
sniffandole in una località segreta.
Il tema viene qui rivisitato nella sua componente psicologica.
La mancanza di
ossigeno, la sensazione di soffocamento, sono indici di una realtà percepita
senza via d’uscita. Il video che viene presentato simula il ritmo e il suono
del respiro attraverso il movimento di un velo: la visualizzazione del respiro,
praticata in certe discipline orientali, ci consente di riprendere il
dominio/controllo di noi stessi riappropriandoci dei nostri ritmi naturali,
troppo spesso “sfasati” dal vivere quotidiano. Il lavoro è
un invito all’uso consapevole di questa facoltà/risorsa naturale, il cui
accesso pare scontato.
In Resisti tekiuen unisce due suoi recenti lavori. Il primo, dal
titolo PERSONA PERSONAE. Modulazioni
di frequenze tra divenire e dover essere (Seravezza, 2011), in
cui attraverso un’installazione sonora invitava le persone a relazionarsi con
sé stesse mediante l’ascolto di suoni provenienti da un busto.
tekiuen, PERSONA PERSONAE, Seravezza 2011, vista dell’installazione
Attraverso il suono,
che “sintetizza” pensieri, emozioni e azioni quale proiezione di un mondo
interiore, siamo invitati ad aprirci al mondo esterno scegliendo di conoscere
le storie di una giovane donna italiana e di un giovane uomo immigrato, narrate
con immagini e parole, ispirate a un’altra installazione dal titolo PROVA A IMMAGINARE. Esperimento di empatia no border (Pisa, 2012). Qui, in
un esercizio “situazionista”, il pubblico era invitato a relazionarsi ad un
contesto inedito e significativo. Le persone, prima di avvicinarsi a leggere le
storie di donne e uomini migranti, potevano indossare una tuta come quelle
esposte a narrarne il vissuto (simili a quelle indossate dal personale di
accoglienza e fatte indossare ai migranti al loro sbarco).
In un “gioco” di
interscambio, che attiva nuove possibilità di comprensione, ci si mette nei
panni dei migranti, dell’altro, sperimentando fisicamente e psicologicamente i
limiti della propria e dell’altrui integrità.
Resisti è un invito a prendere coscienza di quanto la
resistenza interiore possa essere strumento di difesa e di preservazione di sé
stessi, ma anche modalità e pratica di isolamento ed esclusione.
Infine Relax, l’ultimo dei lavori presentati, omaggia una delle più antiche e suggestive
pratiche di riflessione della cultura giapponese attraverso l’interazione con un piccolo e giocoso giardino zen: lavorare la sabbia
tra le pietre, sublimazione dell’acqua e degli alberi, ha un effetto calmante
che aiuta a liberare la propria interiorità in continuo fluire, differente e al
contempo uguale a sé stesso, come i segni che si possono tracciare sulla
sabbia.
Est modus in rebus («v’è una misura nelle cose; vi sono
determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto»,
Satire I, 1, vv. 106-107) è la sentenza diOrazio che l’artista scrive su uno dei sassi. «Questa massima mi tornò in mente –
spiega tekiuen – una sera di qualche anno fa dopo una difficile giornata di
lavoro per la preparazione tecnica di uno spettacolo teatrale. Maturai, in
quell’occasione, la consapevolezza che tutto può essere risolto e pronto per la
prima, nonostante gli ostacoli e le difficoltà. È questa, secondo me, la magia
del teatro. Da quel momento, Est modus in rebus ha significato per me
“c’è un modo per fare tutte le cose”. Questo modo di pensare l’imprevisto mi
tranquillizza ancora oggi quando le cose non vanno per il verso giusto»
«Spero – conclude
tekiuen – che questo mantra positivo, nato da uno slittamento semantico, aiuti
a donare, nei pochi minuti passati a comporre il piccolo giardino zen, un po’
di pace interiore e di fiducia in sé stessi».
RELOAD – esistenza/resistenza/resilienza ci parla del nostro innato istinto di conservazione che beffa il caso sul
suo stesso terreno, volgendo la situazione a proprio favore quando la speranza
pare perduta; della nostra resilienza, che è il contrario della fragilità,
capacità di “risalire sull’imbarcazione capovolta”: resilienza, derivando dal
latino “resalio”, iterativo di “salio”, rimanda infatti a quel significato
d’origine. Ma ci parla anche della nostra intelligenza, della sua duttilità,
della capacità di adattamento e comprensione che, centrandoci, possiamo offrire
alle situazioni più disparate, incomprensibili, destabilizzanti.
tekiuen,
RELOAD – resisti, Pisa 2015, vista dell’installazione
Galleria Passaggi, via Garofani 14 |
Pisa
RELOAD – esistenza/resistenza/resilienza
tekiuen
9 – 19 luglio 2015