Il sipario è calato, si spengono le luci
del sanremese Teatro Ariston e un altro festival viene archiviato, non senza
portarsi dietro critiche e polemiche… critiche alle quali anch’io, come al solito,
partecipo, ma, come al solito, in controtendenza…
Già sapete che non vedo Sanremo però,
purtroppo, tutto parla del festival: per ben cinque giorni tutto il palinsesto
RAI è concentrato su questo evento ( giustamente, considerando quello che costa!),
per cui non c’è trasmissione che non dedichi un pezzo alla manifestazione,
perciò si viene a conoscenza di tutto ciò che è avvenuto la sera al Teatro Ariston.
Io non ci capisco più niente…in Italia
succedono troppe cose strane… come ad esempio che un programma come “La vita in
diretta”, su RAIUNO - trasferitasi con tutta la troupe a Sanremo (come tutte le
altre trasmissioni…naturalmente a spese nostre)- spari a zero contro il festival
, l’evento dell’anno per eccellenza della rete ammiraglia di viale Mazzini.
E proprio seguendo questa trasmissione
pomeridiana, ho captato un corto circuito che ha
dell’incredibile, si contesta di tutto e di più: la conduzione, si criticano
pesantemente i cantanti e gli artisti in scena, si esprimono giudizi maliziosi
senza alcuna remora… Lhetitia Casta è stata apostrofata “cafona e imbalsamatuccia”,
fino ad invitarla a fare uno “sbiancamento dei denti”… tocca poi ad Arisa,
definita “schizofrenica e dal look sadomaso” o, addirittura, la Littizzetto
come “una cessa arrapata che dice parolacce”… Francesco Renga” se un mezzo uomo
avesse portato questi braccialetti sarebbe risultato un frocio”, mentre a tre
giornaliste è stato consigliato di cambiare i nomi in altri più coloriti, tipo “Grazia,
Graziella e grazie al caxxo…
Chi sono questi grandi opinionisti dalle
menti eccelse? Cominciando proprio dalla padrona di casa, Paola Perego, più oca
e ignorante che mai ad Iva Zanicchi, sfegatatamente Mediaset, a Dario Salvatori
che sono 100 anni che dice le stesse cose, a quel panzone di Cesare Lanza, a
Cristiano Malgioglio che pensa solo a Mina e non capisce che ha rotto i … alla
decaduta e decadente Alba Parietti, con due canotti pieni peggio di quelli che
sbarcano a Lampedusa, a differenza, però che da quei canotti sbarcano persone,
mentre dai suoi sbarcano solo caxxate e stronxxate varie… questi pseudo
esperti-opinionisti-critici musicali-pesentatrici raccomandatissime vengono
profumatamente pagate da mamma RAI, per fare che? Per parlare male della stessa
RAI? Ma ci rendiamo conto che livelli stiamo raggiungendo?
Ma la critica che più non ho digerito è
stata quella contro il monologo di Lucianina sulla vera bellezza, un monologo imperniato
su questa domanda: qual è la vera bellezza, quella delle donne rifatte,
stirate, piallate, è la vera bellezza? e perché non quella di un diversabile,
di un down o di una donna il cui uomo le ha bruciato il volto? Nella foga del
parlare, alla Lucianina le è venuto dal cuore un sonoro vaffa… che ci stava
bene…apriti cielo! Ha detto la parolaccia in tv alle 23 di notte…figurati!!!! e
tutte quelle parolacce, insulti, volgarità che ci propinano Sgarbi e Grillo? e tutto
quello che succede in parlamento tra insulti, schiaffi e parolacce, che certo
non sono d’esempio per i giovani … ecco, i giovani, è questo il motivo di tante
critiche e astio nei confronti di Fazio e Lucianina.
Loro due dall’anno scorso hanno rotto
gli schemi: hanno smontato un castello fatto di lustrini, paillettes, scalinate infiorate dalle quali scendevano in equilibrio precario quelle poche persone che credevano di essere loro e solo loro i
detentori della manifestazione: un pippone al centro e due/tre soubrette con
tatuaggio inguinale, sorriso da oche giulive, fiore in mano, algide statue
messe lì a mostrare le loro tette rifatte come le cupole di San Pietro, il loro
latoB sempre più prominente, la loro inutile presenza… ecco, tutto ciò con Fazio
e Lucianina non c’è più: c’è semplicità, una showgirl intelligentissima e che
lavora, ci mette la faccia, non fa la statua di cera, è poliedrica, è in grado
di tenere testa a tutti, è colta (laureata in lettere e diplomata in
pianoforte); ci sono i giovani che devono farsi strada e Zanicchi, Malgioglio,
Salvatore, Lanza, la Perego devono farsene una ragione…sono finiti i tempi fulgidi e splendenti in cui loro hanno
calcato le scene per oltre 40 anni e tutto dipendeva da loro, anche le vittorie
dei cantanti erano manovrate ad arte… da loro e dalle case discografiche.
Ma poi, ditemi, chi meglio di Fazio ha
reso omaggio ai grandi del passato? Carrà, Kessler. Arbore, Tenco, De Andrè, De
Gregori… meravigliose le canzoni dei “vecchi” reinterpretate dai giovani cantanti…ha reso omaggio agli sportivi...
Insomma, la semplice credibilità di Fazio ha
portato al Festival un altro pezzo di questi 30 anni di cultura contemporanea.
Bravo!
La verità? I giovani danno fastidio, non
devono comparire…e questo in tutti i settori della società: notate qualche
giovane tra il pubblico delle varie manifestazioni televisive, talkshow, anche
se si parla dei loro problemi, no, parlano solo quei tromboni che bla…bla…bla…
E allora, sapete che c’è? Mi viene
spontaneo e sonoro un liberatorio MA VAFFA!!!!