martedì 11 febbraio 2014

Scegli il tuo futuro!

Caro Riccardo,
due anni fa ho lasciato la scuola a malincuore  e tu frequentavi la prima media. Subito mi desti l’impressione di essere svelto, intelligente e diligente, con un occhio già al tuo futuro, informatissimo sui problemi della società, in particolare su quelli del mondo del lavoro. Nel corso di questi due anni il nostro rapporto non si è interrotto perché hai avuto sempre la gentilezza di tenermi aggiornata sui tuoi progressi scolastici e dalle tue mail capisco che hai maturato una consapevolezza e una maturità non usuali in un giovane di 13/14 anni di oggi. Bravo! ti faccio i miei complimenti e, come sempre guidata da una nostalgica deformazione professionale, voglio darti pochi consigli sui quali, son sicura, rifletterai, come hai sempre fatto quando me li hai chiesti.
So che in questi giorni a scuola siete impegnati nell’orientamento, sulla scelta, cioè, della scuola superiore che dovreste frequentare…
Un tempo ti avrei detto  di scegliere la scuola tenendo conto delle passioni, delle attitudini, delle inclinazioni.
 Oggi ti consiglio di scegliete il tuo  futuro  prendendo atto che non sei nato in un Paese normale. 
 In questi giorni sarai indeciso  se frequentare il liceo classico o lo scientifico, l’artistico, l’istituto tecnico o il professionale . Non so se i tuoi insegnanti lo dicono,  ma questo è un Paese dove  non troverete lavoro.
Spero che qualcuno vi abbia fatto leggere questo dato: il tasso di disoccupazione giovanile è arrivato al 41,6% come nel 1977. Una cifra così alta che difficilmente in pochi anni potrà abbassarsi.
Forse in classe stamattina non ne avete parlato, ma sulla maggior parte dei quotidiani, é riportata la notizia che 6.964.000 giovani tra i 18 e 34 vivono ancora con mamma e papàsono quelli che gli intellettuali  radical chic e i politici chiamano “mammoni”, “choosy”, “bamboccioni”, “fannulloni”, “sdraiati”…  eppure tra questi vi sono migliaia di ragazzi che con una  laurea in mano, master e stage vari e costosi, sono costretti a lavorare per cooperative a 8 euro lordi l’ora!
Tu  entrerai presto a far parte di questa Generazione Boomerang, così la chiamano. Quando cercherai lavoro, ti diranno che sei troppo giovane per essere assunto a tempo determinato: ti proporranno uno stage non retribuito. Dopo i trent’anni sarai assunto con  un contratto a tempo determinato: lavorerai un anno e poi sarai  licenziato. Non troverai nessuno a tutelarti: non un sindacato, troppo impegnato tra un congresso e l’altro; non un politico, troppo preso dall’ennesima polemica tra Renzi e Letta, tra Alfano e Berlusconi.
Sarai costretto, come tanti , a vivere ancora sotto il tetto dei genitori o ad appendere la tua  laurea in camera per poi indossare la tuta d’operaio (e anche quella sarebbe una fortuna).

Caro Riccardo,  forse non mi riconoscerai in queste mie parole, essendo stata un insegnante entusiasta ed ottimista sempre, quella che ti ha insegnato  a rompere sempre le scatole, a non essere mai indifferente, a non stare mai zitto di fronte alle ingiustizie ….  ma ora che per la prima volta stai per scegliere il tuo futuro, pensa che dovrai avere la valigia pronta, non dovrai conoscere confini, dovrai da solo imparare le lingue che la scuola italiana t’insegnerà male, dovrai acquisire le competenze digitali necessarie a competere  nel mondo del lavoro globalizzato.
Ecco, prima di scegliere la tua prossima scuola, apri il quotidiano: informati su ciò che sta accadendo fuori dalla tua classe, apri gli occhi sul tuo Paese e non solo. Non basta un open day, una passerella tra le aule messe in bella mostra per conquistare clienti!
Auguri per il tuo futuro. 
Con affetto, la proffa…

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