domenica 27 aprile 2014

Boomerang

Quante volte, noi donne, ci sentiamo dire “voi donne avete una marcia in più, siete multitasking, diligenti, affidabili, organizzatrici, risolutive, avete spirito di servizio, attenzione agli altri e al sociale…” e ci sentiamo appagate, riscattate, comprese , e invece … invece, secondo  me è una trappola  bell’e buona  che  ci rende più deboli e incapaci di infrangere il potere degli uomini.
Cerco di spiegarmi, anche se il concetto è contorto, analizzando queste tanto lodate qualità distintive delle donne sul lavoro, rifacendomi anche alla mia esperienza di ex donna lavoratrice.
Multitasking. E’ il cavallo di battaglia del collega che ti vuole raggirare. “come siete brave voi donne, siete multitasking”… alla fine, in nome dell’abilità multitasking, diventi quella che deve seguire cinque progetti alla volta. Quand’ero in servizio, quante volte mi son sentita dire:<< ma per te è facile, per una che riesce a stare 12 ore a scuola, tenere l’amministrazione della casa, andare al supermercato, passare in lavanderia, fare due cose insieme per te è un gioco da niente>>. Eh no, ragazzi. Abbiamo già dato.
Diligenti. Tutto comincia a scuola. “Le ragazze ottengono risultati migliori” dicono tutte le ricerche. Male. Vuol dire che passano tutto il loro tempo ad affinare le capacità di aderire alle richieste dei professori. Male perché si può essere bravi a scuola, ma sul lavoro non paga, a meno che non si voglia passare la vita nel ruolo della secchiona del primo banco.
Affidabili e organizzatrici. Beh, è vero, le donne hanno straordinarie capacità organizzative. Vabbè, ma alla fine a cosa servono? Di solito vengono riconosciute e messe in campo quando serve un volontario che si occupi della colletta per comprare il regalo al collega che va in pensione… ci pensi tu? Ci fidiamo solo di te, Maria” o Concetta, Angela , Antonia… comunque sempre una donna. Allora: se l’esito delle straordinarie capacità organizzative delle donne deve limitarsi a questo, forse c’è qualcosa che non va.
Formidabili nel risolvere problemi. Ecco un’altra fregatura ben camuffata da opportunità… questa capacità di risolvere problemi non è che la consapevolezza che certe cose devono essere fatte e nei tempi giusti. Capirai che novità! E’ da secoli che lo sanno, le donne. Quel che va fatto si fa… però sul lavoro questa abilità diventa una impegnativa calamita per le grane, significa accollarsi missioni impossibili, comporta sacrifici e fatica…e non sempre l’impresa viene valutata e ricompensata il dovuto.
Spirito di servizio, attenzione agli altri e al sociale. Le donne sono più attente al sociale rispetto agli uomini, più sensibili ai temi dell’ecologia e della giustizia sociale. E sappiamo quanto la nostra società avrebbe bisogno di questo tipo di sensibilità. Ma poi, alla fine, come viene utilizzata nel concreto?
 Cosa voglio dire con queste mie circonvoluzioni mentali? Di fare attenzione, perché queste capacità potrebbero rivelarsi un boomerang per le donne, che saranno sempre più oberate di lavoro, di non lasciarsi abbindolare dai complimenti dei maschi in merito alle loro straordinarie capacità lavorative. Se il prezzo da pagare per la realizzazione della donna è questo, è come tornare indietro nel passato, quando alla donna si chiedeva solo di fare figli e smazzare in casa…
Mi sbaglio???



venerdì 25 aprile 2014

La Bella e la Bestia

Cara amica,

pochi giorni fa mi hai comunicato “anche io sono colpita dalla tua stessa bestia e spero di avere la tua stessa grande forza…” naturalmente sono rimasta senza fiato per qualche secondo… poi ho razionalizzato, ti ho telefonato e abbiamo approfondito la tua situazione. Mi hai confessato di aver paura di non farcela a sopportare un nemico così, che già la vita con te è stata dura, che non avrai mai la forza che ho io…no, cara amica mia, non è così: la forza ti verrà, ce l’hai dentro di te, devi solo concentrarti su te stessa, non sentirti una “malata”, ma reagisci, per dimostrare alla bestia che tu sei quella forte, e non lei!

Forse  pensi che io sottovaluti il tuo problema:  non lo sottovaluto affatto (lo sai che sono 2 anni che combatto con la bestia), semplicemente, penso che tu sei qui, io sono qui: questo è ciò che importa. Tutto il resto sono storie, sono illusioni e timori che non ci riguardano per nulla, la felicità è la gioia di essere qui, ora, in questo preciso istante…

Ecco, cara amica, è proprio questo che vorrei farti capire: la paura di morire ci fa morire prima del tempo.
Io so che tu hai paura, perché credi di avere ancora poco tempo da vivere: è la stessa cosa…  sei triste pensando al passato, a tutti i dolori e a tutte le fiere delusioni che la vita non ti ha risparmiato… sei triste perché pensi di aver sofferto troppo… non è questo il momento di pensarci, ora devi solo guardare avanti con fiducia e realizzare ciò che ti aspetterà e il modo di affrontarlo…
Mia cara, sei piena di rimpianti, che non servono a nulla, e di rimorsi, che ti tormentano con i loro fantasmi irreali.
Sì, irreali: il passato è passato, e tu ora sei qui, che ti piaccia o non ti piaccia. Non puoi farci niente, non dipende da te.
Da te dipende una cosa sola, e questa la puoi fare: aprire gli occhi e risvegliarti, e dire a te stessa: «Sono viva e voglio continuare a vivere»… ma come si fa?... mi chiederai…
Devi ritrovare te stessa, perché noi, tutti, ma soprattutto noi donne,trascorriamo anni e decenni in compagnia di uno straniero, di uno sconosciuto, più o meno frustrato e amareggiato: e quello sconosciuto siamo noi. Non ha mai avuto fiducia in se stesso, si è sempre preoccupato eccessivamente di quello che gli altri pensavano di lui.
E così, per far contenti gli altri e mettere a tacere i propri sensi di colpa, lo sconosciuto si è sacrificato. 
Giorno dopo giorno, anno dopo anno...per tutta la vita.
Ma adesso arriva una bestia rompiscatole e ti dice: «Basta dormire! Hai dormito abbastanza. Ora è giunto il momento di svegliarsi, di aprire gli occhi.»
Tu non vorresti, hai paura.
Ti sei affezionata alle tue sicurezze, alle tue comodità di disperata. Hai vissuto in una tranquilla disperazione, ci stavi così bene, dopotutto: una bella nicchia calda dove autocommiserarti e piangere di nascosto, in santa pace. Io in questo percorso doloroso che sto vivendo da due anni, ho preso coscienza che per vivere bene questa vita, bisogna spogliarsi delle false sicurezze e aprirsi alla vita, mettersi in gioco.
Ciò che ti è stato impedito prima, puoi farlo adesso, puoi veder cadere le mura della prigione in cui si è vissuti, e lasciarti inondare dalla fiducia, da quella forza che ti farà distruggere la bestia...

E’ filosofia di vita spicciola la mia? non so, ma ho maturato questa consapevolezza con la malattia e, ti assicuro, mi aiuta ad andare avanti.

Forza, amica mia, non sei sola, insieme ce la faremo…

Tvb



giovedì 17 aprile 2014

BLOB, di niente, di meno...


Salve, caro blog...oggi ti cambio una consonante e diventi un BLOB eh sì, voglio pubblicare i miei commenti ad alcuni articoli di quotidiani e settimanali che sfoglio quotidianamente online. Sono iscritta a Google* (la cui icona è in fondo a tutti i miei posts)e questo mi dà la possibilità di commentare in tempo reale le notizie che leggo...e, devo dire che c'è qualcuno che li legge, perchè in soli due mesi ho avuto già 263.211 follower, cioè ospiti che hanno la pazienza di leggere le mie amenità (saranno per la maggior parte giornalisti e direttori di giornali).
Ora di alcuni di questi commenti ho realizzato una sorta di Blob: i miei commenti sono quelli in grassetto, mentre gli articoli linkati in azzurro e, clikkandoci, si può accedere agli articoli...ma, non preoccuparti, non è per un cambio di consonante che ti tradirò:):):)


cretino è un eufeismo... delinquente, piuttosto! bisognerebbe fargli tests alcolici e tossicologici, tests psicologici quando vengono arruolati, per pesare la quantità di rabbia che hanno dentro e le repressioni che li inducono a comportarsi così...sono storie brutte che ormai si ripetono troppo frequentemente e questi cretini non capiscono che screditano il lavoro dei loro colleghi, veri servitori dello Stato e non picchiatori dell'ultima ora.



embè se fosse stato uno zaino che motivo c'era di calpestarlo? quando poi dal video e dalle foto non mi sembra proprio che poteva essere scambiato per uno zaino il corpo di una ragazza. ma va, va..



DONNE; FATE PREVENZIONE; VE LO DICE UNA CHE SE NON L'AVESSE FATTA  A QUEST'ORA NON STAREBBE QUI A CONSIGLIARVELO. ASCOLTATE CHI; NONOSTANTE TUTTO; HA AVUTO LA FORTUNA DI SCOPRIRE IL CANCRO CON LA PREVENZIONE. UN SALUTO AL PROF VERONESI:(:(:(



ma perchè gli insulti della santanchè non sono miserabili? almeno lucianina ci fa ridere, non sputa veleno, insulti e gestacci con la bocca come quella di mafalda (con tutto il rispetto per mafalda). si chiama satira politica, caro il mio gasbarri e poi...attento a giudicare padri e figli, perchè la vita dà certi schiaffi in faccia quando meno te lo aspetti:(:(:(



cosa dirà ora sua figlia? si vergognerà di avere un simile padre, si butterà dalla finestra? come, secondo lui dovrebbe vergognarsi e fare il padre di Lucianina per avere una figlia simile?



 a parte la notizia, voglio evidenziare una cosa: avete notato che Matteo ha sdoganato la camicia bianca che non si vedeva dai tempi di Bettino? fateci caso: ora tutti hanno la camicia bianca, non più grigia, celeste, marrone o addirittura nera...solo la lega insiste col verde. bravo Matteo, pure senza giacca e basta con la politica grigia, ingessata anche nell'abbigliamento!!!




Ma quali timidi dubbi!!! Per vent’anni abbiamo sopportato uno che si riteneva “l’unto del Signore” ,e  che ancora si ritiene tale, visto che, a detta sua, lo hanno crocifisso … e il Celeste  governatore? E l’onnipotenza di un medico che dice che l’ex-ex-ex- camperà 120 anni? Piuttosto il “si può fare” del video è troppo simile, anzi uguale allo spot pubblicitario della nuova trasmissione di Carlo Conti che, guarda caso, andrà in onda a maggio, in prossimità delle elezioni…è la Toscana che avanzaJ)))))))))


oh! dov'è dudù? agli arresti domiciliari?


personalmente ho smesso da parecchio di visitare il blog di grillo, perchè ad ogni click incassa parecchi soldi per le pubblicità inserite in un blog che, onestamente, non trovo alternativo e propositivo come vorrebbe essere. una domanda sorge spontanea: ma il denaro che introita con gli inserti pubblicitari (parecchi milioni) li denuncia al fisco? boh...alla finanza l'ardua sentenza..





è inverosimille...vedi? fate le battaglie per valorizzare il cervello delle donne e poi fate in modo di migliorare il vostro aspetto fisico, forse perchè non vi accettate...o è l'effetto Boschi?


Nichi Vendola (da L’ESPRESSO)


pessima uscita per il presidente di Regione Puglia
"Quando ho ricevuto il colonnello della Finanza con l’avviso di garanzia ho sussurrato che avrei preferito avere una diagnosi di tumore piuttosto che avere quell’ avviso di garanzia, perché non lo merito"
STUPIDO... ti farei vedere io cosa significa una diagnosi x tumore.... io avrei preferito 10 avvisi di garanzia!



ma ditemi voi, sono 2 anni che ci siamo rotti a sentire e parlare e bla bla bla e condanne e domiciliari e servizi sociali... e mo'? 4 ore a settimana con gli anziani, possibilità di continuare ad esercitare politica, piena libertà di movimento...ma non vi sembra un invito ad evadere centinaia di milioni di euro, come ha fatto l'Ex presidente, l'ex cavaliere, l'ex mandrillo? Ha ragione D'alema, come sempre! e qui ci vuole proprio un bel  ma vaffa va!!!


giovedì 10 aprile 2014

Quote rosa...oggetto???

Il nostro smart-premier ha annunciato che la lista che presenterà alle elezioni europee sarà tutta al femminile… sicuro di fare il colpaccio, il bimbaccio toscanaccio.!!!
A me questa cosa indigna, perché ci vedo tanta strumentalizzazione della donna, per millenni considerata oggetto, ora potremo parlare di quota rosa-oggetto. Il nostro premier usa le donne perché convinto così di portare a casa tanti voti, mascherando dietro una falsa modernità la sua apertura all’universo femminile, rispettoso della parità di genere. ..invece, secondo me, dietro questa parvenza si cela un gran maschilismo, di chi ancora considera la donna come un oggetto da mettere in bella mostra per i propri interessi.
Pensate voleva far candidare anche Lucia Annibali, la giovane avvocata sfregiata dall’acido dal fidanzato… l’ha tempestata di twitter e telefonate ma lei, da donna intelligente qual è, ha declinato l’invito … anche il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha rifiutato la candidatura… queste sono donne!
Quello che mi meraviglia sono proprio le donne che stanno a questo gioco: lo abbiamo visto con le nuove ministre, di cui si parla e si scrive solo per dire come vestono, come sorseggiano il caffè nella buvette del Transatlantico, che scarpe indossano (rigorosamente ballerine renzine), quale stilista le veste (addirittura ora per acquistare un capo blu o azzurro bisogna specificare azzurro Boschi, in onore della ministra che il giorno del giuramento indossava un completo azzurro…).
“La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare” . Così diceva il grande Oscar Wilde e ritengo che la frase racchiuda tutto ciò che chiamiamo universo femminile. Per secoli, però, le donne sono state costrette a mettere a disposizione solo nell’ambito familiare questa potente forza., senza occuparsi minimamente della vita politica, di ciò che succedeva nella propria nazione e questo, sembra assurdo, in alcuni posti del mondo esiste ancora, e non solo nel Terzo mondo.
Pensiamo al voto: solo dal 1946 le donne hanno avuto diritto al voto, prima di allora la loro opinione, le loro idee non contavano nulla… hanno dovuto conquistare la propria libertà, hanno dovuto combattere  per essere ritenute di pari dignità agli uomini, ci sono state donne che hanno sacrificato la propria vita per riuscire ad ottenere quella parità tra i sessi, di cui ancora oggi tanto si discute…
Perciò, caro smart-premier, care donne candidate, care ministre, cercate di avere un ruolo attivo nella politica e non lasciatevi ingannare dai pifferai che ancora oggi vogliono usarvi come oggetti da mostrare, come manichini in bella mostra, per rispetto e per non vanificare le lotte di chi oggi vi permette di essere libere e autonome.