giovedì 10 aprile 2014

Quote rosa...oggetto???

Il nostro smart-premier ha annunciato che la lista che presenterà alle elezioni europee sarà tutta al femminile… sicuro di fare il colpaccio, il bimbaccio toscanaccio.!!!
A me questa cosa indigna, perché ci vedo tanta strumentalizzazione della donna, per millenni considerata oggetto, ora potremo parlare di quota rosa-oggetto. Il nostro premier usa le donne perché convinto così di portare a casa tanti voti, mascherando dietro una falsa modernità la sua apertura all’universo femminile, rispettoso della parità di genere. ..invece, secondo me, dietro questa parvenza si cela un gran maschilismo, di chi ancora considera la donna come un oggetto da mettere in bella mostra per i propri interessi.
Pensate voleva far candidare anche Lucia Annibali, la giovane avvocata sfregiata dall’acido dal fidanzato… l’ha tempestata di twitter e telefonate ma lei, da donna intelligente qual è, ha declinato l’invito … anche il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha rifiutato la candidatura… queste sono donne!
Quello che mi meraviglia sono proprio le donne che stanno a questo gioco: lo abbiamo visto con le nuove ministre, di cui si parla e si scrive solo per dire come vestono, come sorseggiano il caffè nella buvette del Transatlantico, che scarpe indossano (rigorosamente ballerine renzine), quale stilista le veste (addirittura ora per acquistare un capo blu o azzurro bisogna specificare azzurro Boschi, in onore della ministra che il giorno del giuramento indossava un completo azzurro…).
“La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare” . Così diceva il grande Oscar Wilde e ritengo che la frase racchiuda tutto ciò che chiamiamo universo femminile. Per secoli, però, le donne sono state costrette a mettere a disposizione solo nell’ambito familiare questa potente forza., senza occuparsi minimamente della vita politica, di ciò che succedeva nella propria nazione e questo, sembra assurdo, in alcuni posti del mondo esiste ancora, e non solo nel Terzo mondo.
Pensiamo al voto: solo dal 1946 le donne hanno avuto diritto al voto, prima di allora la loro opinione, le loro idee non contavano nulla… hanno dovuto conquistare la propria libertà, hanno dovuto combattere  per essere ritenute di pari dignità agli uomini, ci sono state donne che hanno sacrificato la propria vita per riuscire ad ottenere quella parità tra i sessi, di cui ancora oggi tanto si discute…
Perciò, caro smart-premier, care donne candidate, care ministre, cercate di avere un ruolo attivo nella politica e non lasciatevi ingannare dai pifferai che ancora oggi vogliono usarvi come oggetti da mostrare, come manichini in bella mostra, per rispetto e per non vanificare le lotte di chi oggi vi permette di essere libere e autonome.


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