Ti
scrivo oggi perché se si avvererà la profezia dei Maya, il giorno di Natale non
ci saremo più…???!!!
L’anno
scorso non scrissi a Te, bensì a Babbo Natale e chiusi il mio post così:
“… Vorrei, infine, per me e i miei cari, niente di più di ciò che ho, la pace
e la salute, mi basta così, considerando il momento storico-economico-finanziario
che stiamo vivendo.Caro Babbo Natale, che pensi, ti chiedo troppo? “
… le ultime parole famose!... è successo di
tutto di più, soprattutto alla mia salute, ma tant’è, ora sto meglio e devo
avere pazienza … però è arrivato un bimbo bello come Te: Tommaso, che è l’amore
della nonna.
Allora,
per non sbagliarmi, quest’anno, sommessamente, ma con un nuovo slancio, voglio
scriverTi che non Ti ho dimenticato. Certo: un po' trascurato, questo sì. ..
ma… Tu mi capisci e sai cosa ho dovuto sopportare…
Ti scrivo di nuovo, perché torno ad aver ancora bisogno di sogni e belle
favole, come facevo da piccola per confidarTi i miei desideri. Veramente in
questo momento tutti abbiamo bisogno di sogni…
E
tuttavia Tu sai bene come vanno certe cose e perché siamo arrivati a questo
punto di non ritorno: ci facciamo
prendere dentro dai cambiamenti del mondo e un po' alla volta si finisce col
cambiare anche noi. E così è stato. Appena le condizioni economiche sono
migliorate, ci siamo sentiti ricchi e abbiamo cominciato a praticare i modi e
le mode dell'agiatezza che sono cose, queste, che s'imparano subito e senza
bisogno che qualcuno ci spieghi che coi soldi è comunque un gran bel vivere.
E
Tu invece, che sei venuto al mondo in una stalla come l'ultimo dei poverelli,
francamente non eri intonato a comparire in mezzo a quel lusso sfavillante
delle nostre vetrine sempre traboccanti d'ogni bendidio, delle quali solo pochi
potevano godere.
Babbo
Natale sì, lui sì che è ben più
rappresentativo del nostro improvviso benessere! con quel suo sgargiante
costume rosso cocacola, che dispensa doni favolosi come mai s'erano visti
prima. Anche questo è stato un sogno... e noi tutti dentro quel sogno a
capofitto.
Ma
oggi una nuova realtà ci sorprende: dopo tanti anni di spensieratezza, quasi da
un giorno all'altro, ci dicono che non siamo più ricchi e che in realtà non lo
siamo mai stati per davvero. O se anche lo siamo stati per un po', non poteva
durare per sempre.
A
ripensarci, adesso sembra quasi che sia stata tutta una messinscena e anche
Babbo Natale è ormai un attore secondario e s'è ridotto ad arrampicarsi lungo
le facciate delle case, tanto da somigliare più a un ladro che a un fantoccione
che porta regali...
Triste
Natale questo del 2012!... Natale di sacrifici. Ma non bisogna perdersi d'animo.
Intanto io mi appresto ad accogliere i miei figli, il mio nipotino e a vivere con serenità questo Natale, senza pensare a ciò che di brutto mi ha portato il 2012, ma riflettendo sulle gioie che mi ha regalato, sui momenti pieni di speranza, di fiducia e di positività che ho vissuto e che mi hanno permesso di esserci ancora…
Intanto io mi appresto ad accogliere i miei figli, il mio nipotino e a vivere con serenità questo Natale, senza pensare a ciò che di brutto mi ha portato il 2012, ma riflettendo sulle gioie che mi ha regalato, sui momenti pieni di speranza, di fiducia e di positività che ho vissuto e che mi hanno permesso di esserci ancora…
Ciao, caro Gesù. TVB
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