martedì 25 novembre 2014

Lettera a una donna che...

Leggo, taglio, copio e incollo questa lettera, pubblicata su Huffighton Post oggi, 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Buona lettura



Lettera a una donna vittima di violenza
Pubblicato: 25/11/2014 11:56 CET Aggiornato: 2 ore fa

Cara donna,
non posso nemmeno immaginare quello che stai passando, il dolore e l'amarezza che vivi nel profondo, le ansie e i timori che provi troppo spesso, le sofferenze che inondano la tua mente e il tuo corpo. Ho conosciuto così tante donne vittime di violenza domestica da sapere che è molto difficile mettersi nei loro panni ma che è molto importante provare a farlo.
Forse ti stai chiedendo se sei una vittima di violenza. A volte non è semplice rendersi conto di alcune cose, nonostante siano molto gravi, e ci convinciamo che quello che pensiamo non sia la verità. Se hai dubbi, è quasi certo che tua sia una vittima di violenza perché come dice il detto "Quando si sente il rumore del fiume, c'è l'acqua". Ad ogni modo, se non sei sicura puoi leggere qualche articolo come questo, dove possono darti le informazioni che certamente ti servono, però la cosa migliore è chiamare il 1522 (numero antiviolenza del governo italiano, ndr), una linea della quale sicuramente hai sentito parlare e dalla quale ti potranno dare informazioni e aiutare.
Oggi, però, ti scrivo una lettera per parlarti di qualcosa di molto concreto: l'amore. Sicuramente c'è chi pensa che una donna come te non abbia affatto bisogno di sentir parlare d'amore perché ha bisogno di aiuto per uscire dalla sua situazione... dimenticandosi degli uomini e dell'amore. Probabilmente anche tu stai pensando che se sei arrivata a questo punto è per colpa dell'amore, che non avresti mai dovuto innamorarti e che l'ultimo dei tuoi pensieri è leggere storie di coppie e d'amore. Tuttavia, se un giorno avrai voglia di leggere queste righe, oggi ti scrivo una lettera sull'amore.
L'amore è felicità e può crescere soltanto se ci provoca più sorrisi che lacrime. Senza il benessere e l'allegria che stanno alla base dello stare con il tuo compagno, la relazione si tinge di colori grigi e tristi. Naturalmente nelle relazioni non tutto è perfetto, ci sono litigi, errori e qualche volta si soffre un poco per amore. Ma la sofferenza e il dolore non possono essere le caratteristiche principali di una relazione. L'amore è amore soltanto se sei felice, altrimenti è qualcos'altro. Quello che ci fa male non è mai amore.

L'amore deve portarci a voler molto bene all'altro, ma anche a noi stessi. Amore non significa soltanto amare una persona, significa amare molto quella parsona a partire dall'amore che nutriamo nei nostri confronti. Se una relazione non ci porta ad amarci di più e ad avere una opinione migliore di noi stessi, allora qualcosa sta andando storto. Il nostro compagno deve stimarci, abbiamo bisogno di avere fiducia in lui e sapere che ci ama sempre, che ce lo dica e ce lo dimostri.
L'amore ci rende più liberi. Sapere che qualcuno ci ama per come siamo, con le nostre qualità e i nostri difetti, ci dà sicurezza. E quando abbiamo questa sicurezza tutto è più facile e non è importante stare tutto il giorno insieme, anzi. Una coppia felice è quella che sa godere della vita quando l'altro non c'è. L'amore non è dipendenza.
Sicuramente stai pensando che il tuo compagno non sbaglia sempre, non è sempre violento o aggressivo, non ti insulta tutti i giorni, né ti disprezza o ti picchia continuamente. Ma non serve dire una cosa e poi il suo contrario, o dire qualcosa e fare l'opposto, l'amore non è una lotteria dove non sappiamo se arriva un premio o una punizione. Non c'è niente di più pericoloso di quando ci danno una volta la carota e una volta il bastone, perché ci fa vivere nella sofferenza continua, nel perdono costante e nella eterna speranza che quella persona possa cambiare.
Ti meriti l'amore. In primo luogo ti meriti di volerti bene, dovresti amarti totalmente. Magari ora non ti piaci, hai scarsa fiducia in te stessa, credi di non valere molto, ma questo non è vero. Sei una donna meravigliosa per il semplice fatto di esistere, di essere nata. Il nostro valore personale non dipende da quello che ci circonda, e nemmeno dai nostri errori e dai nostri difetti. Non c'è niente di meglio che l'amore per se stessi, e probabilmente a causa della sofferenza hai smesso di prestare attenzione e dare affetto alla persona più importante del mondo: tu.
In seconda battuta ti meriti l'amore della gente che conosci, delle persone che ti sono state accanto in passato o che conoscerai nel futuro. È certo che ci sono persone che ti vogliono bene, ma la persona che ora è il tuo compagno sta impedendo che tu possa sentire il calore del loro affetto. Non importa se hai perso i contatti con le persone che sono o sono state importanti nella tua vita, e non importa nemmeno se qualcuno ti ha tradito. Ti meriti di godere dell'affetto e dell'amore incondizionato dei tuoi.
Terzo: meriti che qualcuno ti ami come tu sai e puoi amare. Che qualcuno ti ami senza dolore, liberamente, che aumenti la tua autostima e che non alterni la carota con il bastone. Ti meriti un amore felice anche se non vorrai mai più fidanzarti né condividere la vita con qualcuno. È vero, se ami te stessa e c'è gente che ti ama, non hai bisogno di nient'altro. Ma te lo meriti comunque.
Un abbraccio da parte di una persona per la quale sei importante e che desidera tu sia felice.

martedì 19 agosto 2014

Ti lascio...

 Quante fra noi, avrebbero fisicamente paura nel dire al proprio uomo: "Ti lascio?"
E’ un  un agosto di violenze contro le donne questo, simile agli altri mesi che lo hanno preceduto.  Dall’inizio dell’anno sono 42 le donne cadute sotto la furia dei compagni con i quali avevano diviso la loro vita. Lo sappiamo già: altre cadranno e non per un’improvvisa emergenza femminicidio ma a causa di un fenomeno culturale che accompagna da millenni le relazioni tra uomini e donne. 
I femminicidi si ripetono ormai con troppa frequenza e sempre all’ origine di essi vi è  una relazione conflittuale: la rabbia e la distruttività maschile esplodono e colpiscono uccidendo compagne, amanti, amiche anche per un  desiderio non corrisposto, oppure si accanisce su donne che si prostituiscono o sono prostituite come fossero cose e non persone.
Troppi uomini non tollerano il conflitto nella relazione con una donna perché mette a nudo la loro vulnerabilità; il conflitto porta dolore, paura della dipendenza e dell’abbandono, senso di solitudine e troppe volte la risposta a questi sentimenti è  una violenza feroce. Nemmeno la paternità o l’affetto per i figli ferma questi uomini, nemmeno il pensiero delle conseguenze sulle loro vite. Essi sono il frutto velenoso dell’incapacità degli uomini di vivere i conflitti con le donne perché l’identità maschile è costruita sulla base di un rapporto di dominio sulle donne e sulla pretesa subalternità del ruolo femminile.
In tutto questo c’è un’aggravante, secondo me: questi uomini còlti  improvvisamente da raptus (ai quali non credo) hanno i neuroni bruciati da droghe, alcool e da altre sostanze distruttive, di cui fanno uso fin dall’adolescenza, che gli lacerano il cervello e, anche se smettono o si disintossicano, vanno incontro alla depressione che li spinge al suicidio a commettere omicidi o omicidi-suicidi.
Forse il mio è solo un film frutto della mia immaginazione, ma non mi vengano a dire che un padre che ammazza moglie e figli e poi va a godersi la partita di calcio con gli amici, sia stato colto da “improvviso raptus” o “disturbo morale … non ci credo, non ci posso credere, non ci voglio credere!!!



lunedì 4 agosto 2014

i nostri primi 40 anni...

L’occhio lucido e un sorriso inebetito vengono a qualsiasi età, ma soprattutto quando si festeggiano 40 anni di matrimonio…  dopo quarant’anni, due figli e un nipotino siamo ancora insieme, a vivere altre esperienze, anche se, soprattutto quelle degli ultimi due anni, non del tutto gioiose e positive.
Non è una fiaba, ed è qui il bello: è quotidianità, è normalità, la stessa che molti ripudiano etichettandola come noia, abitudine… ma che il più delle volte è invece stima, complicità, gratitudine, rispetto… e questi sono doni molto preziosi, da custodire gelosamente.
Sono la prova che si può fare: si può essere appagati e sereni di condividere il proprio percorso con un’altra persona, con quell’unica persona che sa far emergere la parte migliore di noi con semplicità, anch’essa, insieme alla normalità, sempre più ingiustamente sottovalutata.
La semplicità  è la capacità di mettere sul piatto tutto ciò che ognuno ha da dare all’altro perché il matrimonio è come un tandem: per andare avanti si pedala in due e il bello di essere sulla stessa bici è che quando uno è stanco non resta indietro, perché sarà il compagno a spingere sui pedali per entrambi. Ci saranno salite, ci saranno curve, ci saranno buche e magari non sempre la strada sarà ben illuminata e visibile: ma sul tandem non si è soli!
Oggi dico che essere arrivati fin qui, per me soprattutto, è qualcosa di straordinario, e lo è perché festeggiamo anche le basi di una vita condivisa, tra noi due, tra padre e figli e tra madre e figli: rapporti che corrono su binari paralleli, ma che non possono escludersi o sovrapporsi.
E questi 40 anni sono speranza: non di farcela, ma di ricordare perché siamo saliti su quel tandem, sono l’occasione per ricordare qualcosa di semplice, naturale, come respirare…
E io sono felice di aver la possibilità di festeggiare ancora il nostro anniversario di nozze, di esserci ancora!
                                             AUGURI!!!




domenica 20 luglio 2014

#starsereni...

Tutti a casa, onesti e creduloni. La guerra è finita e noi la abbiamo persa. Per venti lunghi anni abbiamo dubitato del nostro ex Premier, lo abbiamo chiamato puttaniere, e lo abbiamo accusato di uso privato del suo potere. Sbagliato. L'uomo è in verità un politico integerrimo.
Altro che rottamazione! È quello che ci grida, dall'alto dei suoi scranni, il potere togato, quello stesso che abbiamo venerato per anni, e come smentirlo ora, ora che ha trasformato in un niente il reato di prostituzione minorile e di concussione?
Dalla pena massima, sette anni, alla assoluzione totale. Innocente. Rimane in realtà un pluricondannato, ma gli è stato tolto dalle spalle la più infamante delle accuse - quella del bunga bunga - che lo ha ridicolizzato nel mondo.
Altro che rottamazione renziana! (che poi pure lui…).  È la fine di un'era!
Ci rassegniamo dunque. Abbiamo sbagliato tutto. Del resto c'è chi vince e c'è chi perde, e tocca accettare le sconfitte.
Ma prima di chiudere il cassetto pieno di illusioni vorrei dire la mia , le lezioni che porto con me in questa sconfitta e con questa sentenza.
La prima è che la parte che mi fa più pena di questa sentenza (sì, ho detto pena) non è l’ assoluzione dal reato di prostituzione minorile. Penosa è l'assoluzione dal reato di concussione. Fatemi capire: un premier può telefonare in Questura e fare pressione sui dirigenti dello Stato, sui dipendenti da cui dipende il rispetto della legge, e questo gesto non è pressione, è una legittima iniziativa? Noooo…  Tutto normale. Non si trattava altro che di una telefonata del Premier che si informava su di una ragazza. E che sarà mai!!!...
La seconda lezione da trarre da questa sentenza è fare tanto di cappello al centrodestra italiano. Ha sempre detto che i giudici sono politicizzati. Che sia vero? Oppure i giudici sono molto attenti ai climi politico-stagionali, come spiegarsi altrimenti oscillazioni così radicali tra il massimo di una sentenza e la assoluzione?
La assoluzione risolve così il maggiore problema che aveva il Premier (il patto del Nazareno… ), e il maggiore che re Giorgio voleva risolvere…ma forse i giudici sanno interpretare oltre che le parole anche i silenzi…

Una generazione onesta e credulona esce sconfitta da questa sentenza, ha avuto torto. Ma speriamo che chi ha vinto abbia davvero ragione, e che sia valsa tutta la pena che si è dato. Non vorrei trovarmi poi nei panni di chi è vittorioso a breve e si vergognerà in futuro



mercoledì 18 giugno 2014

Femminicidi e infanticidi a gogò ...

Lascio a Mafalda commentare quello che sta succedendo in questi giorni: dal padre ( ???) che ammazza moglie e figli, all'assassino di Yara...




domenica 1 giugno 2014

Il grillo silente...

Sssssssss!!! hanno finito di urlare, abbaiare, anzi, hanno abbassato i toni, dopo una campagna elettorale urlata, volgare, nazista e fascista...si sono chetati con il maalox!!! e stanno vivisezionando i motivi di cotanto affronto: 3 milioni di voti persi...oh, come mai? asserragliato nel suo blog, il grillo trombato e silente valuta il da farsi.
Erano convinti di ottenere il 90% dei voti, volevano abolire il parlamento, i partiti, governare attraverso il web, cliccando ogni mattina sulle leggi preferite, abolire gli stati nazionali e sostituirli con altrettanti blog,conquistare il mondo, insomma...oltre hitler. Tutto questo gridato a gran voce, perchè le onde sonore emesse dal grillo trombato e silente spostavano persino le barche attraccate nei porti...
Alla fine, forse, ma poco ci credo, ha deciso che  gli insulti, le volgarità, se ripetuti spesso, alla lunga spaventano gli elettori, soprattutto i suoi, ai quali, sempre secondo me, manca di rispetto, ma per chi li ha presi?
Ha pensato così di ingaggiare uno staff di linguisti, laureati on line naturalmente, che stanno già preparando alcuni eufemismi per sostituire il "vaffa", i "siete tutti morti" e altre amenità che ha sciorinato in questi anni. Anche esperti di look sono stati convocati, perchè troppo traumatico per gli elettori passare dai capelli bitumati dell'ex- ex- ex, allo stile scarmigliato e,diciamolo pure, trasandato e sporco del grillo trombato e del suo compagno di merende, fondatore del movimento..
Come continuare la lotta? il vulcanico grillo trombato ha avuto un'idea originalissima: tutto dipende e passa attraverso il web: ha intenzione di fornire di computer tutti gli anziani (qualcun altro voleva fornire dentiere), specie nei centri rurali, anche se i primi tentativi sono stati infruttuosi: alcuni, appena tolto il computer dall' imballaggio, lo hanno messo sul camino usandolo come piastra per salsicce...
A questo punto al grillo trombato non gli resta che vivere da clandestino, ma il suo nascondiglio verrebbe subito individuato a causa del suo tono di voce, simile al latratao di un cane.

domenica 11 maggio 2014

Auguri, mamme

Auguri a quelle mamme che ancora non sono riuscite a diventarlo, che non pensano ad altro giorno e notte, a quelle che si sottopongono agli interventi più intrusivi e rischiosi, ai viaggi più lontani e costosi.

Auguri a quelle donne che non si sentono tali fino a che non stringono tra le braccia il  loro batuffolo.

Auguri alle donne che sognano una pancia piena di figlio e non hanno paura di nulla, purché accada.

Auguri alle donne che hanno pensato allo studio, alla carriera, alla realizzazione economica e adesso, da vecchie, si guardano in faccia e farebbero qualsiasi cosa per tornare indietro e poter festeggiare questa festa di maggio.

Auguri alle donne che conoscono l'ebbrezza e la gioia di sapersi incinte e mostrano orgogliose il loro pancione.

Auguri a quelle donne che, nonostante la crisi, hanno deciso di far nascere il loro cucciolo.

Auguri a quelle donne che sono diventate madri ed ora si sentono sommerse fino al collo dalle responsabilità, dalle paure, dalle preoccupazioni, e provano talmente tanto senso di colpa per questo, che non se lo sanno raccontare davvero, ma sognano fughe e vite parallele.

Auguri a quelle mamme che hanno subito la separazione e il divorzio e crescono da sole i figli.

Auguri a quelle mamme che si son viste togliere i figli dai cosiddetti servizi sociali.
Auguri alle mamme depresse che guardano i loro figli e sentono di non riuscire neanche a prenderli in braccio, a quelle mamme che il mondo giudica ed abbandona, a quelle mamme sole ed atterrite dal loro stesso bisogno di silenzio e sonno.
Auguri alle mamme che fingono sia tutto una gran figata, un’ infinita pubblicità del Mulino Bianco, un passarsi sorrisi e merende gonfie di gioia ed orgoglio.
Auguri alle mamme che hanno desiderato un figlio per anni e dopo aver vissuto mille avventure e peripezie per averlo, adesso non sono più sicure che quel desiderio fosse giusto per loro.
Auguri alle mamme giovanissime, appena ventenni, che cercano di allattare al seno e contemporaneamente si preoccupano che si sciupi.
Auguri alle mamme che sono sicure di non fare mai abbastanza, a quelle che non se lo
sono mai chiesto e si sono ritrovate figli grandi senza sapere neanche come sia accaduto.
Auguri alle mamme che assitono figli malati, che non dormono più un vero sonno da anni, che corrono ovunque per cercare una cura, che donano i loro organi per dare ancora una volta la vita ai propri figli.
Auguri a quelle mamme che non sanno cosa sia un percentuale di crescita, un'alimentazione sana, e dei denti da curare, ma riescono a ridere con i propri bambini, a crepapelle.
Auguri alle mamme che si dimenticano di sé stesse dal momento esatto in cui i loro figli si aggrappano alle loro mammelle, e poi se lo ricordano d'improvviso anni dopo, inorridendo al solo scoprire cosa sono diventate.
Auguri a chi vuole un figlio e distrugge il proprio matrimonio per questo, a chi ha paura di averlo, a chi si preoccupa delle smagliature, a chi non respira al solo pensiero di ciò che potrebbe capitare ai propri figli da un momento all'altro, a chi riesce a lasciarli andare liberi per il mondo, ed a chi li inchioda ai propri piedi, a chi li stimola ogni giorno, a chi li vizia, a chi li trascura, auguri a chi li sostiene nonostante tutto, a chi non vede l'ora di passargli una passione, di raccontargli una storia, di portarli con sé in un viaggio.
Auguri a quelle mamme che nonostante abbiano tanti bambini, si sentono ancora troppo figlie per ricordarsi di fare le madri.
Auguri a quelle mamme malate che non fanno pesare il loro dolore sui figli.
Auguri a tutte le mamme.
Auguri alla mamma che sono stata in questi 39 anni.


AUGURI A MIA MADRE CHE É L'ORIGINE DELLA MIA MATERNITÀ.

domenica 27 aprile 2014

Boomerang

Quante volte, noi donne, ci sentiamo dire “voi donne avete una marcia in più, siete multitasking, diligenti, affidabili, organizzatrici, risolutive, avete spirito di servizio, attenzione agli altri e al sociale…” e ci sentiamo appagate, riscattate, comprese , e invece … invece, secondo  me è una trappola  bell’e buona  che  ci rende più deboli e incapaci di infrangere il potere degli uomini.
Cerco di spiegarmi, anche se il concetto è contorto, analizzando queste tanto lodate qualità distintive delle donne sul lavoro, rifacendomi anche alla mia esperienza di ex donna lavoratrice.
Multitasking. E’ il cavallo di battaglia del collega che ti vuole raggirare. “come siete brave voi donne, siete multitasking”… alla fine, in nome dell’abilità multitasking, diventi quella che deve seguire cinque progetti alla volta. Quand’ero in servizio, quante volte mi son sentita dire:<< ma per te è facile, per una che riesce a stare 12 ore a scuola, tenere l’amministrazione della casa, andare al supermercato, passare in lavanderia, fare due cose insieme per te è un gioco da niente>>. Eh no, ragazzi. Abbiamo già dato.
Diligenti. Tutto comincia a scuola. “Le ragazze ottengono risultati migliori” dicono tutte le ricerche. Male. Vuol dire che passano tutto il loro tempo ad affinare le capacità di aderire alle richieste dei professori. Male perché si può essere bravi a scuola, ma sul lavoro non paga, a meno che non si voglia passare la vita nel ruolo della secchiona del primo banco.
Affidabili e organizzatrici. Beh, è vero, le donne hanno straordinarie capacità organizzative. Vabbè, ma alla fine a cosa servono? Di solito vengono riconosciute e messe in campo quando serve un volontario che si occupi della colletta per comprare il regalo al collega che va in pensione… ci pensi tu? Ci fidiamo solo di te, Maria” o Concetta, Angela , Antonia… comunque sempre una donna. Allora: se l’esito delle straordinarie capacità organizzative delle donne deve limitarsi a questo, forse c’è qualcosa che non va.
Formidabili nel risolvere problemi. Ecco un’altra fregatura ben camuffata da opportunità… questa capacità di risolvere problemi non è che la consapevolezza che certe cose devono essere fatte e nei tempi giusti. Capirai che novità! E’ da secoli che lo sanno, le donne. Quel che va fatto si fa… però sul lavoro questa abilità diventa una impegnativa calamita per le grane, significa accollarsi missioni impossibili, comporta sacrifici e fatica…e non sempre l’impresa viene valutata e ricompensata il dovuto.
Spirito di servizio, attenzione agli altri e al sociale. Le donne sono più attente al sociale rispetto agli uomini, più sensibili ai temi dell’ecologia e della giustizia sociale. E sappiamo quanto la nostra società avrebbe bisogno di questo tipo di sensibilità. Ma poi, alla fine, come viene utilizzata nel concreto?
 Cosa voglio dire con queste mie circonvoluzioni mentali? Di fare attenzione, perché queste capacità potrebbero rivelarsi un boomerang per le donne, che saranno sempre più oberate di lavoro, di non lasciarsi abbindolare dai complimenti dei maschi in merito alle loro straordinarie capacità lavorative. Se il prezzo da pagare per la realizzazione della donna è questo, è come tornare indietro nel passato, quando alla donna si chiedeva solo di fare figli e smazzare in casa…
Mi sbaglio???



venerdì 25 aprile 2014

La Bella e la Bestia

Cara amica,

pochi giorni fa mi hai comunicato “anche io sono colpita dalla tua stessa bestia e spero di avere la tua stessa grande forza…” naturalmente sono rimasta senza fiato per qualche secondo… poi ho razionalizzato, ti ho telefonato e abbiamo approfondito la tua situazione. Mi hai confessato di aver paura di non farcela a sopportare un nemico così, che già la vita con te è stata dura, che non avrai mai la forza che ho io…no, cara amica mia, non è così: la forza ti verrà, ce l’hai dentro di te, devi solo concentrarti su te stessa, non sentirti una “malata”, ma reagisci, per dimostrare alla bestia che tu sei quella forte, e non lei!

Forse  pensi che io sottovaluti il tuo problema:  non lo sottovaluto affatto (lo sai che sono 2 anni che combatto con la bestia), semplicemente, penso che tu sei qui, io sono qui: questo è ciò che importa. Tutto il resto sono storie, sono illusioni e timori che non ci riguardano per nulla, la felicità è la gioia di essere qui, ora, in questo preciso istante…

Ecco, cara amica, è proprio questo che vorrei farti capire: la paura di morire ci fa morire prima del tempo.
Io so che tu hai paura, perché credi di avere ancora poco tempo da vivere: è la stessa cosa…  sei triste pensando al passato, a tutti i dolori e a tutte le fiere delusioni che la vita non ti ha risparmiato… sei triste perché pensi di aver sofferto troppo… non è questo il momento di pensarci, ora devi solo guardare avanti con fiducia e realizzare ciò che ti aspetterà e il modo di affrontarlo…
Mia cara, sei piena di rimpianti, che non servono a nulla, e di rimorsi, che ti tormentano con i loro fantasmi irreali.
Sì, irreali: il passato è passato, e tu ora sei qui, che ti piaccia o non ti piaccia. Non puoi farci niente, non dipende da te.
Da te dipende una cosa sola, e questa la puoi fare: aprire gli occhi e risvegliarti, e dire a te stessa: «Sono viva e voglio continuare a vivere»… ma come si fa?... mi chiederai…
Devi ritrovare te stessa, perché noi, tutti, ma soprattutto noi donne,trascorriamo anni e decenni in compagnia di uno straniero, di uno sconosciuto, più o meno frustrato e amareggiato: e quello sconosciuto siamo noi. Non ha mai avuto fiducia in se stesso, si è sempre preoccupato eccessivamente di quello che gli altri pensavano di lui.
E così, per far contenti gli altri e mettere a tacere i propri sensi di colpa, lo sconosciuto si è sacrificato. 
Giorno dopo giorno, anno dopo anno...per tutta la vita.
Ma adesso arriva una bestia rompiscatole e ti dice: «Basta dormire! Hai dormito abbastanza. Ora è giunto il momento di svegliarsi, di aprire gli occhi.»
Tu non vorresti, hai paura.
Ti sei affezionata alle tue sicurezze, alle tue comodità di disperata. Hai vissuto in una tranquilla disperazione, ci stavi così bene, dopotutto: una bella nicchia calda dove autocommiserarti e piangere di nascosto, in santa pace. Io in questo percorso doloroso che sto vivendo da due anni, ho preso coscienza che per vivere bene questa vita, bisogna spogliarsi delle false sicurezze e aprirsi alla vita, mettersi in gioco.
Ciò che ti è stato impedito prima, puoi farlo adesso, puoi veder cadere le mura della prigione in cui si è vissuti, e lasciarti inondare dalla fiducia, da quella forza che ti farà distruggere la bestia...

E’ filosofia di vita spicciola la mia? non so, ma ho maturato questa consapevolezza con la malattia e, ti assicuro, mi aiuta ad andare avanti.

Forza, amica mia, non sei sola, insieme ce la faremo…

Tvb



giovedì 17 aprile 2014

BLOB, di niente, di meno...


Salve, caro blog...oggi ti cambio una consonante e diventi un BLOB eh sì, voglio pubblicare i miei commenti ad alcuni articoli di quotidiani e settimanali che sfoglio quotidianamente online. Sono iscritta a Google* (la cui icona è in fondo a tutti i miei posts)e questo mi dà la possibilità di commentare in tempo reale le notizie che leggo...e, devo dire che c'è qualcuno che li legge, perchè in soli due mesi ho avuto già 263.211 follower, cioè ospiti che hanno la pazienza di leggere le mie amenità (saranno per la maggior parte giornalisti e direttori di giornali).
Ora di alcuni di questi commenti ho realizzato una sorta di Blob: i miei commenti sono quelli in grassetto, mentre gli articoli linkati in azzurro e, clikkandoci, si può accedere agli articoli...ma, non preoccuparti, non è per un cambio di consonante che ti tradirò:):):)


cretino è un eufeismo... delinquente, piuttosto! bisognerebbe fargli tests alcolici e tossicologici, tests psicologici quando vengono arruolati, per pesare la quantità di rabbia che hanno dentro e le repressioni che li inducono a comportarsi così...sono storie brutte che ormai si ripetono troppo frequentemente e questi cretini non capiscono che screditano il lavoro dei loro colleghi, veri servitori dello Stato e non picchiatori dell'ultima ora.



embè se fosse stato uno zaino che motivo c'era di calpestarlo? quando poi dal video e dalle foto non mi sembra proprio che poteva essere scambiato per uno zaino il corpo di una ragazza. ma va, va..



DONNE; FATE PREVENZIONE; VE LO DICE UNA CHE SE NON L'AVESSE FATTA  A QUEST'ORA NON STAREBBE QUI A CONSIGLIARVELO. ASCOLTATE CHI; NONOSTANTE TUTTO; HA AVUTO LA FORTUNA DI SCOPRIRE IL CANCRO CON LA PREVENZIONE. UN SALUTO AL PROF VERONESI:(:(:(



ma perchè gli insulti della santanchè non sono miserabili? almeno lucianina ci fa ridere, non sputa veleno, insulti e gestacci con la bocca come quella di mafalda (con tutto il rispetto per mafalda). si chiama satira politica, caro il mio gasbarri e poi...attento a giudicare padri e figli, perchè la vita dà certi schiaffi in faccia quando meno te lo aspetti:(:(:(



cosa dirà ora sua figlia? si vergognerà di avere un simile padre, si butterà dalla finestra? come, secondo lui dovrebbe vergognarsi e fare il padre di Lucianina per avere una figlia simile?



 a parte la notizia, voglio evidenziare una cosa: avete notato che Matteo ha sdoganato la camicia bianca che non si vedeva dai tempi di Bettino? fateci caso: ora tutti hanno la camicia bianca, non più grigia, celeste, marrone o addirittura nera...solo la lega insiste col verde. bravo Matteo, pure senza giacca e basta con la politica grigia, ingessata anche nell'abbigliamento!!!




Ma quali timidi dubbi!!! Per vent’anni abbiamo sopportato uno che si riteneva “l’unto del Signore” ,e  che ancora si ritiene tale, visto che, a detta sua, lo hanno crocifisso … e il Celeste  governatore? E l’onnipotenza di un medico che dice che l’ex-ex-ex- camperà 120 anni? Piuttosto il “si può fare” del video è troppo simile, anzi uguale allo spot pubblicitario della nuova trasmissione di Carlo Conti che, guarda caso, andrà in onda a maggio, in prossimità delle elezioni…è la Toscana che avanzaJ)))))))))


oh! dov'è dudù? agli arresti domiciliari?


personalmente ho smesso da parecchio di visitare il blog di grillo, perchè ad ogni click incassa parecchi soldi per le pubblicità inserite in un blog che, onestamente, non trovo alternativo e propositivo come vorrebbe essere. una domanda sorge spontanea: ma il denaro che introita con gli inserti pubblicitari (parecchi milioni) li denuncia al fisco? boh...alla finanza l'ardua sentenza..





è inverosimille...vedi? fate le battaglie per valorizzare il cervello delle donne e poi fate in modo di migliorare il vostro aspetto fisico, forse perchè non vi accettate...o è l'effetto Boschi?


Nichi Vendola (da L’ESPRESSO)


pessima uscita per il presidente di Regione Puglia
"Quando ho ricevuto il colonnello della Finanza con l’avviso di garanzia ho sussurrato che avrei preferito avere una diagnosi di tumore piuttosto che avere quell’ avviso di garanzia, perché non lo merito"
STUPIDO... ti farei vedere io cosa significa una diagnosi x tumore.... io avrei preferito 10 avvisi di garanzia!



ma ditemi voi, sono 2 anni che ci siamo rotti a sentire e parlare e bla bla bla e condanne e domiciliari e servizi sociali... e mo'? 4 ore a settimana con gli anziani, possibilità di continuare ad esercitare politica, piena libertà di movimento...ma non vi sembra un invito ad evadere centinaia di milioni di euro, come ha fatto l'Ex presidente, l'ex cavaliere, l'ex mandrillo? Ha ragione D'alema, come sempre! e qui ci vuole proprio un bel  ma vaffa va!!!