Te ne sei andata in un pomeriggio nevoso, buio, triste. C’eravamo
lasciate da poco alle spalle un 2014 pesante, pieno di avvenimenti che ci
avevano fortemente provate, ma che avevano rafforzato il nostro rapporto fatto
di intenso affetto e rispetto reciproco. Avevi iniziato il nuovo anno contenta,
felice perché ad agosto saresti diventata di nuovo nonna, pronta già a dare
tutto l’amore e le attenzioni che già da due anni riversavi senza riserve sulla tua amata
nipotina. Ma la vita ha scelto diversamente e così ora io sono qui…il cuore in
sospeso e con il nostro ultimo incontro ancora davanti, vivo, presente … spietato, mentre la mente
batte e ripete come un mantra:
Tattalina non ci sei più. Non ci
sei più. La tua vitalità è morta, il tuo “vivere” è morto
Non puoi parlare, scherzare,
ridere, mangiare, perderti nel tuo allegro disordine... non stai più con me
Tattalina non ci sei più. Lo
ripeto, non ci sei più. Non vive un “non-corpo”
I giorni passano,
potresti stare con me … ci sei, ti sento, ma non ti vedo.. squilla il telefono “ecco,
è Tattalina che mi chiama”…suonano alla porta “ecco, è Tattalina che si ferma
per un caffè”…devo dire quella cosa a Tattalina”…Tattalina mia bella, quanto
mi manchi! Che vuoto hai lasciato nella mia vita…avevo bisogno di te, della tua
presenza che mi dava la forza di affrontare con serenità il mio terribile male. Ti
guardavo e pensavo “devo farcela, come ha fatto lei, con dignità”… ce l’avevi
fatta, eri stata bravissima a sconfiggerlo quel male terribile con forza e volontà
… ma il tuo viaggio terreno è stato troncato da uno stupido respiro mancato, ma ti
prometto che fino all’ultimo mio respiro ti amerò per tutto quello che sei
stata per me.
Ciao, Tattalina. Tvb