giovedì 22 gennaio 2015

Fino all'ultimo respiro

Te ne sei andata in un pomeriggio nevoso, buio, triste. C’eravamo lasciate da poco alle spalle un 2014 pesante, pieno di avvenimenti che ci avevano fortemente provate, ma che avevano rafforzato il nostro rapporto fatto di intenso affetto e rispetto reciproco. Avevi iniziato il nuovo anno contenta, felice perché ad agosto saresti diventata di nuovo nonna, pronta già a dare tutto l’amore e le attenzioni che già da due anni riversavi senza riserve sulla tua amata nipotina. Ma la vita ha scelto diversamente e così ora io sono qui…il cuore in sospeso e con il nostro ultimo incontro ancora davanti, vivo, presente … spietato, mentre la mente batte e ripete come un mantra:
Tattalina non ci sei più. Non ci sei più. La tua vitalità è morta, il tuo “vivere” è morto
Non puoi parlare, scherzare, ridere, mangiare, perderti nel tuo allegro disordine... non stai più con me
Tattalina non ci sei più. Lo ripeto, non ci sei più. Non vive un “non-corpo”
I giorni passano, potresti stare con me … ci sei, ti sento, ma non ti vedo.. squilla il telefono “ecco, è Tattalina che mi chiama”…suonano alla porta “ecco, è Tattalina che si ferma per un caffè”…devo dire quella cosa a Tattalina”…Tattalina mia bella, quanto mi manchi! Che vuoto hai lasciato nella mia vita…avevo bisogno di te, della tua presenza che mi dava la forza di affrontare con serenità il mio terribile male. Ti guardavo e pensavo “devo farcela, come ha fatto lei, con dignità”… ce l’avevi fatta, eri stata bravissima a sconfiggerlo quel male terribile con forza e volontà … ma il tuo viaggio terreno è stato troncato da uno stupido respiro mancato, ma ti prometto che fino all’ultimo mio respiro ti amerò per tutto quello che sei stata per me.

Ciao, Tattalina. Tvb

giovedì 8 gennaio 2015

A Tattalina..




La morte non è niente  di Henry Scott Holland

La morte non è niente.
Sono soltanto passato nella stanza accanto.
 Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato,
non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Prega, sorridi, pensami!...
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
 è la stessa di prima,
 c’è una continuità che non si spezza.
 Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
 solo perché sono fuori dalla tua vista?
Ti sto aspettando, solo per un attimo,
in quel posto più vicino, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
 il tuo sorriso è la mia pace.

Ciao, Tattalina! TVB