Sono
tante le notizie di cronaca, terribili e incommentabili da parte mia, che ogni
giorno i media ci vomitano addosso, tanto che verrebbe voglia di spegnere
tutto, non ascoltare e leggere niente più, perché sono cronache che incutono
solo paure e panico nella mente delle persone. Ci sono però alcune notizie che,
più di altre, in questi ultimi giorni, hanno attirato la mia attenzione: quella
relativa alla legge anticorruzione, e i
quattro milioni di italiani che usano la raccomandazione come routine
quotidiana..
Mi
chiedo: è lecito rubare in Italia? Pare proprio di si, visto che è da ben 700
giorni che la legge anticorruzione è ferma al Senato. Non interessa a nessuno
curare il male. Perché è incurabile. Siamo così noi italiani: una pacca sulla spalla,
un tira a campà, un lascia il mondo come sta, un volemose bene, una mano lava l’altra
e via corrompendo. E in questo magna magna generale c’è chi s’indigna, perché vorrebbe
esserci lui tra i magnaccioni e chi giustifica, lascia correre perché nel suo
piccolo, o nel suo grande, fa lo stesso.
Non c’è
un settore, sia pubblico che privato che non è travolto dall’onda della
corruttela, il denaro è tentatore piace a destra, a centro, a sinistra, al
clero, agli industriali, ai tecnici, ai magistrati,ecc…
Gli
esponenti politici del nuovo che avanza dicono sempre che c’è da cambiare e che
nulla sarà come prima. Sarà… ma ormai l’etica e la morale sono una pozione
magica che andrebbe sì inculcata dalla scuola primaria, ma dai grandi dovrebbe
arrivare l’esempio. Chi fa il politico, l’industriale, il sindaco o l’allenatore
non può navigare e godere nella sporcizia. E soprattutto non può giustificarsi
con un semplice “non ne sapevo niente”, con meschine vie di mezzo, uscite e
ritorni di sicurezza o riabilitazioni amichevoli e fraterne. Non si può e non
si deve, insomma, essere cacciati dalla porta e rientrare dalla finestra. Non
più. Si è toccato il fondo in ogni settore, in ogni campo…ma soprattutto è la
morale che ha toccato un fondo putrido e maleodorante. Ma … siamo italiani, il
nostro mancato impegno a risolvere la corruzione è genetico, salvo poi
stupirci, meravigliarci, esecrare, criticare con ipocrisia “l’andazzo generale”.
E i
quattro milioni di italiani che dichiarano di usare la raccomandazione? E certo!...
un regalino, in cambio di favori, al dirigente pubblico o al figlio del
ministro non si nega mai. In tutte le professioni ci sono la caste e i blasoni
familiari che la fanno da padroni….
Tra un po’
sarà Pasqua, poi il Giubileo. Speriamo che tra peccato e confessione, lo
Spirito Santo ci dia una mano e, di fronte alla chiama “Barabba o Gesù’”, il
popolo scelga quello giusto.
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