venerdì 15 marzo 2013

Sarà vero?


Il nuovo Papa ha scelto un nome che da solo dice tutto. Ebbi già modo di postare su San Francesco e ripubblico con vero piacere quel post, nella speranza che questo Papa possa rinsavirci un pò tutti con il suo esempio francescano, anche perchè è notorio che San Francesco è il Santo meno amato da una gran  parte della Chiesa, ed è facile leggere la delusione sui volti dei gran soloni per questa nomina  inattesa. Staremo a vedere...

martedì 4 ottobre 2011

Oggi è San Francesco, il mio santo preferito, primo perché è il nome che portava il mio papà, secondo perché ritengo che tra i vari martiri, beati, santi che popolano il nostro calendario (e ogni anno ne beatificano a profusione), sia l’unico ancora capace di trasmettere quel messaggio di povertà, umiltà, modestia, che in questi tempi di crisi economica e di valori - dove la fanno da padroni la disoccupazione, lo spread, le borse in picchiata, arrivare a fine mese, la mafia, la criminalità, la violenza per le strade, le mancate riforme strutturali, la Marcegaglia incazzata, la crisi dei valori, il degrado morale, il bunga bunga, l'evasione fiscale, la mancata emissione degli scontrini, l'ignoranza dei nostri rappresentanti, Standard & Poor's che taglia il rating (e se hai capito, mò traducilo!), la secessione, il tunnel gelmini-neutrini mai costruito e le autostrade non ancora terminate, la mancata credibilità di questo governo, la Fiat che ogni due per tre cerca di chiudere uno stabilimento, l'aumento dell'iva, il prezzo alle stelle della benzina, una tremenda inondazione, le intercettazioni... - tutti dovremmo cominciare a frequentare e praticare. A cominciare da me,naturalmente.
L’altro giorno in TV ho assistito ad un dibattito sulla povertà nel mondo: erano presenti in studio quelle donnette mogli di calciatori ormai in bassa fortuna, qualche attricetta-showgirl da rottamare, la solita ex presidente della camera prodigio e un noto rappresentante politico della Padania (che non esiste, né geograficamente, né storicamente, né culturalmente). Bene, proprio quest’ultimo ha sentenziato così:” la diffusione della povertà nel mondo è opera di San Francesco, il quale avrebbe fatto bene a non girare il mondo per predicarla, bensì avrebbe dovuto comportarsi come il ricchissimo padre, mercante di stoffe, che aiutava i poveri con le elemosine… lui, Francesco, predicando la povertà, ha contribuito a far nascere i poveri ed anche l’attuale crisi parte da lì, da quelle predicazioni, che tanti adepti hanno coinvolto … fulminati sulla via della povertà…
Che dire? Mi si è accapponata la pelle, l’ho intesa come una bestemmia, una blasfemia, non lo so, mi sono sentita male, ma è possibile, forse, che non ho capito niente di come funzionano le cose nel mondo? Ma perché questo signore padano se la riprende con san Francesco, addirittura addebitandogli il problema della povertà di tutto l’universo mondo, fino a intravvedere in lui l’apripista della situazione attuale internazionale?
Io mi sto convincendo che il mondo sta impazzendo, in particolare questi signori che ci governano i quali, per non ammettere la loro ignoranza e inettitudine, si scagliano pure contro i santi!
Ora, io personalmente, sono una contraria a quella sorta di solidarietà collettiva per i paesi poveri cui spesso ci invitano i mass media, la chiesa, questo o quel pippobaudo di turno, perché penso che così facendo queste popolazioni non usciranno mai dal tunnel, questa volta non di neutrini, ma da quello della dipendenza dai paesi ricchi: bisogna renderli autonomi, istruirli, mandiamo tecnici per rendere fertili i loro terreni (siamo bravissimi, però, a sparare cannonate di neve artificiale per far sciare i ricchi), quei denari impieghiamoli per farli diventare autosufficienti, non facciamo elemosine, sono persone, diamogli la dignità di esseri umani, stoppiamo il neocolonialismo, smettiamola di sfruttare le loro risorse, evitiamo guerre preventive per il petrolio, non lucriamo nel farli vivere in modo indegno … affinchè diventino sempre più poveri e noi sempre più ricchi … ecco, in questo, sono sempre io a pensarlo, la responsabilità è di chi governa il mondo, quei Soloni che ogni tanto si riuniscono in quei tavoli di lavoro, g7-g8-g15, che non servono a niente, se non a confermare che noi siamo i più ricchi e chi non sta a quei tavoli è escluso dal mondo. E la chiesa in questo gioca un ruolo importante e non sempre trasparente…
Altro che san Francesco, caro ministro padano dei miei stivali!
Ma già, dimenticavo … il vostro dio è il Po e il vostro santo protettore è sant’Umberto! Auguri!!!

A te, caro san Francesco, chiedo di perdonare costoro che non sanno cosa dicono ma, soprattutto, quel che fanno… pensaci tu: hai ammansito un lupo, cerca ammansire anche costoro che vogliono sbranare l’Italia, per saziare le loro lorde fauci di potere, soldi, guerre e via bunga bugando.

Auguri, caro San Francesco.

 

 

sabato 9 marzo 2013

www.nonneinrete.it


Secondo le ultime notizie diramate dagli organi di stampa più accreditati, Nonna Concetta da Canicattì, sta mettendo in crisi il M5s: si sta ramificando in Italia una Rete di resistenza clandestina controrivoluzionaria, il cui scopo è quello di contrastare la salita al potere di Grillo e grillini.
Da indagini e approfondimenti da me effettuati pare che le cose siano andate così:
- nonna Concetta, 74 anni, da Canicattì, avrebbe chiesto al nipote Giuseppe di entrare nel M5s, perché Beppe Grillo proprio le piace assai, è comico, simpatico, la fa ridere. Si è però sentita rispondere “non hai il computer, non puoi, piuttosto pensa a prepararmi un bel piatto di cavatelli… chè io devo cliccare per il futuro del mio paese”. Povera nonna Concetta! si è sentita esclusa, emarginata e ha cominciato a provare sentimenti di profondo rancore per il nipote e per Grillo. Pensa di vendicarsi e, con il sistema della catena di sant’antonio, scrive a mano 7 lettere, indirizzate a 7 sue amiche coetanee “Grillo se non c’hai il computer non ti considera! manda questa lettera ad altre tue 7 amiche, altrimenti c’arritocca il nano”. Nonna Concetta sa bene che le donne anziane senza computer e che odiano il nano sono il 60% della popolazione e, nel giro di una settimana, manco a dirlo, si costituisce il Fronte di Resistenza Antigrillismo, pronto all’azione… ma nonna Concetta è curiosa, non demorde: origliando alla stanza del nipote, o con la scusa di portargli i cavatelli, sente che “oggi per fare politica la cosa fondamentale è la RETE”… nonna Concetta conosce solo una rete: quella che sa fare con l’uncinetto e subito ripartono catene di sant’antonio, un passaparola che invade paesi, città contrade, rioni, quartieri, vie, pianerottoli, case…e milioni di nonne si mettono a sferruzzare per costruire, a mani nude, la più gigantesca RETE mai vista nell’universo mondo sotto l’immensità del cielo: un’opera monumentale, di gran lunga superiore alla Muraglia Cinese.
Intanto il nipote Giuseppe, sempre chiuso nella sua camera a cliccare, infiacchito e in sovrappeso per overdose di cavatelli, non si accorge che lì, fuori la porta di casa, c’è una grande RETE che ormai copre tutto il territorio italiano…, il bandolo di partenza è in mano a nonna Concetta lì, a Canicattì, mentre  l’altro bandolo è tenuto ben stretto da nonna Carmela  a Trieste, solo che le nonnine di tutta Italia si chiedono a cosa possa servire questo enorme centrino da tavola, questa RETE immensa che hanno realizzato e aspettano fiduciose che qualche grillino risponda alla loro domanda: a cosa serve la RETE?

In attesa di una soddisfacente risposta, l’Italia tutta resta appesa ad un filo…

(grazie a Michele Serra (L'Espreeso) e a Maurizio Crozza (Ballarò) che mi danno sempre ottimi spunti per i miei post)

venerdì 8 marzo 2013

Autostima Femminile vista da Mafalda



Mano a mano che invecchiamo noi donne aumentiamo di peso.
Ciò avviene nella nostra mente accumuliamo molte informazioni
Però, ovviamente, arriva il momento che tante  informazioni non entrano più nella nostra testolina. Così questi dati accumulati cominciano a distribuirsi in tutto il corpo.
E ora capisco tutto...
 
 Non ho chili in eccedenza!!!
Non sono grassa!!!
Sono colta... MOLTO colta!!!

Per tutte le donne stupende che leggeranno questo post:
  oggi è la
Festa della Donna     
così, per favore, non dimentichiamo questo
TEOREMA:
 
La vita NON dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l’intenzione di arrivarci in buona salute e con un corpo attraente e ben curato, piuttosto deliziarsi in vita, con cioccolato in una mano, vino nell’altra. Arrivarci con il corpo stanco
morto,completamente consunto e gridando…..
CHE BELLA PASSEGGIATA!!!!!
 
 
     SI', SIGNORI UOMINI!!!
SIAMO PERFETTE...
 
                                                                                     Perchè:
              Non restiamo calve
         Abbiamo un giorno internazionale
         e un altro nazionale tutto per noi.
         Possiamo usare sia il color rosa
                che l’azzurro.
 
 
Sappiamo con certezza che nostro figlio è nostro.
Abbiamo la priorità nei naufragi.
Non paghiamo il conto.
Siamo i primi ostaggi ad essere liberati.
Se veniamo tradite, siamo vittime.

Se tradiamo, loro sono cornuti.

Possiamo prestare attenzione
a più cose alla volta.
Se decidiamo di fare lavori maschili,
siamo pionere
 
Se un uomo decide di
fare lavori femminili é un finocchio.




E PER ULTIMO:

Facciamo tuuuuuutto quello che fa l’uomo,

E CON CON I TACCHI ALTI…!!!



Auguro a tutte le donne un
GIORNO STUPENDO



 

 





 
 




 

giovedì 7 marzo 2013

Brucia la Città...


Ci siete mai stati alla Città della Scienza? Io sì, quasi ogni anno, quand’ero in servizio, con i miei alunni. Era un gioiello, un aiuto per noi insegnanti per approfondire, tramite semplici esperimenti, le conoscenze dei ragazzi sul meraviglioso mondo della scienza e della tecnica. Ma, come tutte le cose buone e belle di questo maledetto Sud, è stata distrutta da sei punti di innesco, quattro di benzina, due di sostanze chimiche. Incendio doloso, dicono gli esperti.
Era un posto magico che ci dava la possibilità di capire piccole e grandi cose che altrimenti non avremmo mai capito: c’era vita, gioia, fermento, stupore negli occhi di piccoli e grandi, era un uscire dai testi scolastici per esserci dentro, per fare… io lo so perché l’ho fatto, mi sentivo piccola e mi sentivo grande: imparo questo, ma quante cose ancora non so e dovrei imparare?
E qualcuno sicuramente c’era nella Città della Scienza che insegnava che il fuoco può svilupparsi per caso, ma non sempre è così, non a Città della Scienza. Ardo di rabbia! quello era un posto altro, vivo, palpitante di voci, sguardi, curiosità, fuoco… ma un fuoco diverso, alimentato dal vento buono... adesso tutto è andato in fumo, restano solo macerie che non appartengono solo a Napoli e ai napoletani. Quelle macerie appartengono a tutti noi e quelle macerie siamo noi…perché, se davvero fosse doloso,dovremmo ardere, mentre chi l’ha provocato dovrebbe bruciare all’ inferno…

domenica 3 marzo 2013

Analfabeti del secolo corrente

Il peggiore analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non sente, non parla,
nè s’importa degli avvenimenti politici.

Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.

L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.

Non sa l’imbecille che dalla sua
ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato,
l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi,
che è il politico imbroglione,
il mafioso corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.

Bertolt Brecht