Secondo le ultime notizie diramate
dagli organi di stampa più accreditati, Nonna Concetta da Canicattì, sta
mettendo in crisi il M5s: si sta ramificando in Italia una Rete di resistenza
clandestina controrivoluzionaria, il cui scopo è quello di contrastare la
salita al potere di Grillo e grillini.
Da indagini e approfondimenti da me
effettuati pare che le cose siano andate così:
- nonna Concetta, 74 anni, da Canicattì, avrebbe
chiesto al nipote Giuseppe di entrare nel M5s, perché Beppe Grillo proprio le
piace assai, è comico, simpatico, la fa ridere. Si è però sentita rispondere “non
hai il computer, non puoi, piuttosto pensa a prepararmi un bel piatto di
cavatelli… chè io devo cliccare per il futuro del mio paese”. Povera nonna
Concetta! si è sentita esclusa, emarginata e ha cominciato a provare sentimenti
di profondo rancore per il nipote e per Grillo. Pensa di vendicarsi e, con il
sistema della catena di sant’antonio, scrive a mano 7 lettere, indirizzate a 7
sue amiche coetanee “Grillo se non c’hai il computer non ti considera! manda
questa lettera ad altre tue 7 amiche, altrimenti c’arritocca il nano”. Nonna
Concetta sa bene che le donne anziane senza computer e che odiano il nano sono
il 60% della popolazione e, nel giro di una settimana, manco a dirlo, si
costituisce il Fronte di Resistenza Antigrillismo, pronto all’azione… ma nonna
Concetta è curiosa, non demorde: origliando alla stanza del nipote, o con la
scusa di portargli i cavatelli, sente che “oggi per fare politica la cosa
fondamentale è la RETE”… nonna Concetta conosce solo una rete: quella che sa
fare con l’uncinetto e subito ripartono catene di sant’antonio, un passaparola
che invade paesi, città contrade, rioni, quartieri, vie, pianerottoli, case…e
milioni di nonne si mettono a sferruzzare per costruire, a mani nude, la più
gigantesca RETE mai vista nell’universo mondo sotto l’immensità del cielo:
un’opera monumentale, di gran lunga superiore alla Muraglia Cinese.
Intanto il nipote Giuseppe, sempre
chiuso nella sua camera a cliccare, infiacchito e in sovrappeso per overdose di
cavatelli, non si accorge che lì, fuori la porta di casa, c’è una grande RETE
che ormai copre tutto il territorio italiano…, il bandolo di partenza è in mano
a nonna Concetta lì, a Canicattì, mentre l’altro bandolo è tenuto ben stretto da nonna Carmela a Trieste, solo che le nonnine di tutta Italia
si chiedono a cosa possa servire questo enorme centrino da tavola, questa RETE
immensa che hanno realizzato e aspettano fiduciose che qualche grillino
risponda alla loro domanda: a cosa serve la RETE?
In attesa di una soddisfacente
risposta, l’Italia tutta resta appesa ad un filo…
(grazie a Michele Serra (L'Espreeso) e a Maurizio Crozza (Ballarò) che mi danno sempre ottimi spunti per i miei post)
(grazie a Michele Serra (L'Espreeso) e a Maurizio Crozza (Ballarò) che mi danno sempre ottimi spunti per i miei post)
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