sabato 9 marzo 2013

www.nonneinrete.it


Secondo le ultime notizie diramate dagli organi di stampa più accreditati, Nonna Concetta da Canicattì, sta mettendo in crisi il M5s: si sta ramificando in Italia una Rete di resistenza clandestina controrivoluzionaria, il cui scopo è quello di contrastare la salita al potere di Grillo e grillini.
Da indagini e approfondimenti da me effettuati pare che le cose siano andate così:
- nonna Concetta, 74 anni, da Canicattì, avrebbe chiesto al nipote Giuseppe di entrare nel M5s, perché Beppe Grillo proprio le piace assai, è comico, simpatico, la fa ridere. Si è però sentita rispondere “non hai il computer, non puoi, piuttosto pensa a prepararmi un bel piatto di cavatelli… chè io devo cliccare per il futuro del mio paese”. Povera nonna Concetta! si è sentita esclusa, emarginata e ha cominciato a provare sentimenti di profondo rancore per il nipote e per Grillo. Pensa di vendicarsi e, con il sistema della catena di sant’antonio, scrive a mano 7 lettere, indirizzate a 7 sue amiche coetanee “Grillo se non c’hai il computer non ti considera! manda questa lettera ad altre tue 7 amiche, altrimenti c’arritocca il nano”. Nonna Concetta sa bene che le donne anziane senza computer e che odiano il nano sono il 60% della popolazione e, nel giro di una settimana, manco a dirlo, si costituisce il Fronte di Resistenza Antigrillismo, pronto all’azione… ma nonna Concetta è curiosa, non demorde: origliando alla stanza del nipote, o con la scusa di portargli i cavatelli, sente che “oggi per fare politica la cosa fondamentale è la RETE”… nonna Concetta conosce solo una rete: quella che sa fare con l’uncinetto e subito ripartono catene di sant’antonio, un passaparola che invade paesi, città contrade, rioni, quartieri, vie, pianerottoli, case…e milioni di nonne si mettono a sferruzzare per costruire, a mani nude, la più gigantesca RETE mai vista nell’universo mondo sotto l’immensità del cielo: un’opera monumentale, di gran lunga superiore alla Muraglia Cinese.
Intanto il nipote Giuseppe, sempre chiuso nella sua camera a cliccare, infiacchito e in sovrappeso per overdose di cavatelli, non si accorge che lì, fuori la porta di casa, c’è una grande RETE che ormai copre tutto il territorio italiano…, il bandolo di partenza è in mano a nonna Concetta lì, a Canicattì, mentre  l’altro bandolo è tenuto ben stretto da nonna Carmela  a Trieste, solo che le nonnine di tutta Italia si chiedono a cosa possa servire questo enorme centrino da tavola, questa RETE immensa che hanno realizzato e aspettano fiduciose che qualche grillino risponda alla loro domanda: a cosa serve la RETE?

In attesa di una soddisfacente risposta, l’Italia tutta resta appesa ad un filo…

(grazie a Michele Serra (L'Espreeso) e a Maurizio Crozza (Ballarò) che mi danno sempre ottimi spunti per i miei post)

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