domenica 22 marzo 2009

"Mamma! mi sposo!"





Carissimo,
corre ancora sui fili del telefono la tua voce radiosa : “Mamma! mi sposo!”…e in me quella voce si fa sorriso che si apre alla speranza. Mi sento per un attimo come affacciata ad una finestra con le imposte aperte sulla vostra strada, mentre vi osservo felici, chiamati dalla forza dell’Amore a vivere insieme per trasformare i vostri sogni in un progetto di vita.Vivere insieme è come imparare a ricomporre, a sistemare con pazienza le pagine di un Libro che i sogni si dilettano a mescolare, imparare a dare un ordine alle pagine per trasformarle in realtà. E questa carica di gioia mi spinge ad affacciarmi a quella finestra, ma con le imposte aperte verso l’interno per ricordare altri luoghi, altre date che hanno segnato la tua presenza nella nostra famiglia. Sono immagini dell’anima e come i tasselli di un quadro prendono forma: la tenerezza di stringerti piccolo e indifeso tra le braccia per trasmetterti il calore di una famiglia, le corse in bicicletta, sugli sci, nei prati per farti gustare l’amore per la natura, le ricerche di scuola per saziare la tua sete di conoscenza, le gare sportive per soddisfare il tuo spirito atletico, le discussioni per capire il mondo…... e poi la tua voglia di crescere… le prime uscite e le prime attese, mentre non mi restava che invocare il tuo Angelo custode che ti seguisse ovunque, là dove io non potevo più esserci, per farti rientrare presto la sera e affinchè nulla ti accadesse. Ripenso alla tua voglia di libertà per sentirti capace di scegliere da solo e alla mia fatica di mettermi in disparte per lasciarti andare... e, ormai lontano da casa, poterti immaginare solo con il pensiero intrecciando preghiere per farti illuminare nelle tue scelte… Forse queste cose non te le ho mai dette perché appartengono ai segreti di una madre che deve staccarsi dal figlio che cresce…Vegliarti nelle prove, gioire nelle vittorie... starti vicino, ora, in questo momento importante per te e per noi. Mi sento confusa, e alle mie malinconie fa eco la saggezza di tuo padre, mi fa pensare alla famiglia come ad una quercia secolare, che però nasce come una pianta giovane e indifesa che va seguita e protetta per farla germogliare, crescere e fiorire. E ancora affacciata a quella finestra ritorno ad aprire le imposte sulla vostra strada: ora mi sento serena, perchè capisco che hai fatto la scelta giusta e le immagini che oggi ho ricomposto come tasselli di un quadro forse saranno ancora lievito per la tua anima.Tu lasci nella tua casa paterna la gioia contagiosa del tuo modo di essere, è una gioia che mi avvolge come ho fatto io con te quando eri piccolo, ci carica dell’entusiasmo verso la vita, e insieme confidiamo nella speranza che questa gioia possa accompagnare sempre il vostro cammino di giovani sposi. Ciao, TVB

2 commenti:

Danilo ha detto...

Grazie di tutto, mamma.

Danilo

Rivelazione ha detto...

Be', che dire Bruna, se non che hai detto con belle parole praticamente tutto quello che anch'io sto vivendo in questo periodo? Anche mio figlio, come sai, si sposa, e tu hai espresso al tuo quello che anch'io, a modo mio, e mutatis mutandis (...), ho provato a dirgli e scrivergli. La bella immagine di Roberto sulla famiglia come quercia mi commuove, tanto più...che questi nostri figli sono cugini!!! be', biscugini o qualcosa del genere, ma comunque vengono da quella vecchia quercia che è la nostra famiglia. Certo, non dimentico le famiglie/querce dei loro padri, e diciamo allora che la vera grande enorme quercia è l'umanità, siamo tutti noi uomini e donne che hanno l'onore e la fortuna di camminare su questo meraviglioso pianeta. Nonostante tutto, sì, lo considero una fortuna, perché siamo molto più di quel che sembriamo. Vuoi una definizione meravigliosa che ho letto tanti anni fa? Siamo esseri divini travestiti da esseri biologici. Tantissimi auguri allora ai nostri cuccioli.