martedì 12 febbraio 2013

"un fulmine a ciel sereno"


Sarà la storia a dirci perché in quest’ Italia dove nessuno si dimette, sia proprio il Papa a dimettersi …. è un abbandono nave alla schettino? un “basta, voglio scendere” alla fantozzi? un “gran rifiuto” alla Celestino V? mah, il tempo ci dirà … il papa è stanco, non ha più forze fisiche per mandare avanti il suo apostolato…
 Bene, se questo significa voler cautelare la sua immagine decadente con l’avanzar degli anni, è giusto: sono ancora vive e presenti nei nostri ricordi le immagini di papa Giovanni Paolo II che fino alla fine ha assolto a tutti i suoi compiti, ma con quale aspetto! e che tenerezza vederLo giorno dopo giorno più malato, mettendo a nudo la sua fragilità di uomo sofferente, sfinito, gravato dall’età e da condizioni fisiche che, forse, richiedevano più riserbo e protezione, per non suscitare commiserazione e pietà! … allora ha fatto bene Benedetto XVI e merita tutto il rispetto questa sua decisione piena di dignità, che ce lo fa sentire più umano, con la fragilità e le debolezze di una persona anziana.
Se poi sia una decisione sofferta, ma comunque necessaria, per allontanarsi da una chiesa che lo ha deluso, merita ancora più rispetto, perché la Sua alta preparazione di teologo non Gli consente di accettare gli scandali in cui la chiesa come istituzione è coinvolta: pedofilia in primis, la banca dello IOR in mezzo a tutti gli scandali, non ultimo quello del MPS… e cosa Gli avrà confessato il maggiordomo che ha rubato le Sue carte, su incarico di chi? oppure ha capito che la dottrina cattolica comincia a diventare troppo distante dai comportamenti dei fedeli che comunque, pur dichiarandosi cattolici, convivono, divorziano, abortiscono, si sposano con persone dello stesso sesso e adottano anche bambini… tutti comportamenti, questi, contrari ai dogmi che un teologo come Lui ben conosce e dei quali non può accettarne lo scardinamento, perchè sono i valori fondanti della religione cattolica.
Del suo breve pontificato mi resta impressa nella mente l’immagine di quanto, in visita nella basilica di Collemaggio a L’Aquila, sulla tomba di Celestino V depose e lì  lasciò la Sua stola di Sommo Pontefice…come un gesto di  solidarietà per quel Papa coraggioso che "fece per viltade il gran rifiuto”…

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