Sarà la
storia a dirci perché in quest’ Italia dove nessuno si dimette, sia proprio il
Papa a dimettersi …. è un abbandono nave alla schettino? un “basta, voglio
scendere” alla fantozzi? un “gran rifiuto” alla Celestino V? mah, il tempo ci
dirà … il papa è stanco, non ha più forze fisiche per mandare avanti il suo
apostolato…
Bene, se questo significa voler cautelare la
sua immagine decadente con l’avanzar degli anni, è giusto: sono ancora vive e
presenti nei nostri ricordi le immagini di papa Giovanni Paolo II che fino
alla fine ha assolto a tutti i suoi compiti, ma con quale aspetto! e che
tenerezza vederLo giorno dopo giorno più malato, mettendo a nudo la sua
fragilità di uomo sofferente, sfinito, gravato dall’età e da condizioni fisiche
che, forse, richiedevano più riserbo e protezione, per non suscitare
commiserazione e pietà! … allora ha fatto bene Benedetto XVI e merita tutto il
rispetto questa sua decisione piena di dignità, che ce lo fa sentire più umano,
con la fragilità e le debolezze di una persona anziana.
Se poi
sia una decisione sofferta, ma comunque necessaria, per allontanarsi da una
chiesa che lo ha deluso, merita ancora più rispetto, perché la Sua alta
preparazione di teologo non Gli consente di accettare gli scandali in cui la
chiesa come istituzione è coinvolta: pedofilia in primis, la banca dello IOR in
mezzo a tutti gli scandali, non ultimo quello del MPS… e cosa Gli avrà
confessato il maggiordomo che ha rubato le Sue carte, su incarico di chi? oppure
ha capito che la dottrina cattolica comincia a diventare troppo distante dai
comportamenti dei fedeli che comunque, pur dichiarandosi cattolici, convivono,
divorziano, abortiscono, si sposano con persone dello stesso sesso e adottano
anche bambini… tutti comportamenti, questi, contrari ai dogmi che un teologo
come Lui ben conosce e dei quali non può accettarne lo scardinamento, perchè sono i
valori fondanti della religione cattolica.
Del suo
breve pontificato mi resta impressa nella mente l’immagine di quanto, in visita
nella basilica di Collemaggio a L’Aquila, sulla tomba di Celestino V depose e
lì lasciò la Sua stola di Sommo
Pontefice…come un gesto di solidarietà
per quel Papa coraggioso che "fece per viltade il gran rifiuto”…
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