venerdì 3 febbraio 2012

Lenta, la neve fiocca...


Stamattina il paesaggio è un incanto, completamente ricoperto di neve, sotto un cielo ancora con pennellate di luce notturna. Apro il balcone e mi soffermo sulla soglia per non sporcare la neve copiosa che vi si è depositata durante la notte: ogni cosa sprofonda in essa. E’ uno spettacolo affascinante, forse il più bello che la natura possa offrirci.
Ammiro gli alberi  e  catturo in una foto i mille ricami degli intrecci dei rami che si stagliano alla luce dei lampioni in un silenzio irreale: solo le immagini riescono a riproporre le emozioni suscitate dall’incanto della neve, che sembra suggerirci: fermatevi un attimo
Mi piace la neve: attutisce i rumori, spegne le chiacchiere, tutto sembra rimanere seppellito sotto questa coltre che uniforma il paesaggio in un un’unica tonalità di bianco.
E’ un elemento che incanta, ma nella nostra cultura ormai ha perso la sua aura di magia. La neve ormai è solo fastidio, si deve spalare, rallenta il traffico automobilistico, non è produttiva, se non per l’economia turistica. La neve invece, può aiutarci a ritrovare l'incanto, la magia della natura… ci può aiutare a guardare le cose con gli occhi del bambino, che è sempre lo sguardo più giusto. Il bambino non condizionato vede la neve, la osserva, dialoga con lei, la tocca, la vive. In altre parole, si meraviglia. In questo senso tante persone come me sono bambini di una certa età.
Considero la neve una continua creazione. E noi siamo creature dentro questa creazione…

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