Non se ne può più! ci siamo
fatti in questi ultimi mesi una scorpacciata di opinioni, scritte ed orali, sul
cavaliere prima che cali su di lui un tenebroso silenzio di tomba mediatica
(poco ci credo). Tutti quanti, nostro malgrado, abbiamo subito la sua invadente
presenza in questi vent’anni con un crescendo continuo, una specie di pallone
gonfiato che a forza di riempirlo di aria alla fine esplode non potendone
contenere oltre.
Un uomo che ha occupato la
scena politica per quattro lustri dando da mangiare ed arricchendo tanta gente
che senza di lui avrebbe condotto una vita anonima con gli stessi problemi di
un normale cittadino. Mi riferisco alle varie olgettine, soubrettine, veline,
faccendieri, avvocati, medici, imprenditori, conduttori, volatili, serpenti,
striscioni, bisce, iene ridens, uccel di bosco, porta voce, porta tappeti e
guarda spalle. Una serie di sconosciuti che sono diventati famosi grazie alla
fedeltà nei confronti del cavaliere che li ha accolti nella sua corte. Tutti
cortigiani e cortigiane che non lo hanno tradito nemmeno quando sono usciti dal
giro mediatico perché continuamente remunerati. Grazie ai ruoli da lui coperti
ha potuto far passare leggi personali che lo hanno salvato da condanne penali e
civili. Famosi i tanti cavilli giudiziari che hanno impedito ai giudici di
proseguire nelle indagini a suo carico. Leggi come l’eliminazione del falso in
bilancio, riduzioni di prescrizioni, lodi di personaggi non noti che gli hanno
sbrogliato dei nodi; nomine di guardasigilli
e presidenti di commissioni che lo hanno protetto da eventuali disegni
di legge, una serie insomma di birilli messi ai vari posti per ostacolare la
Giustizia.
In mezzo a tanti ostacoli, la magistratura
è riuscita comunque a trovare dei percorsi alternativi lasciati scoperti dal cavaliere
che lo hanno portato alla condanna definitiva ed alla sconfitta morale e politica.
Oggi, a pochi giorni dal compimento di 77 anni (77 al lotto simboleggia le
gambe delle signorine), il Cavaliere è stato disarcionato senza più cavilli …
anche se continua a lanciare proclami, minacce, ricatti, accuse all’Italia che rivede in lui, oggi, la stessa
decadenza che ebbe Napoleone e che il grande Manzoni riassunse in due paroline …
Ei fu…
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