martedì 14 aprile 2009

Io e l'Amicizia




Essere amici, per me, ha un significato diverso da quello che intendono gli altri: non è stare sempre insieme fisicamente, fare shopping insieme, raccontarsi tutto tutto, no, questa è invadenza, è fare le cose anche quando non ti va, in nome dell'amicizia, è come avere un altro marito... per carità!!!. No, per me l'amicizia è sapere che mentalmente "la mia amica ci sta", che nel momento in cui le telefono è contenta di sentirmi, senza brontolarmi " eh, ma non ti fai mai vedere...", che non mi tiene il muso per qualche mia dimenticanza, che non è invidiosa (sì, perchè il pericolo di noi donne è l'invidia), e, nel momento del bisogno la trovo sempre, senza doverle fare il riassunto delle puntate precedenti: ci sta, mi ascolta, mi aiuta e basta. E lei sa che io ci sono, sempre. Si chiama opportunismo?...forse è così, ma intendendo così l'amicizia, di amicizie ne ho veramente tante: Maria Grazia (pragmatica), Rosalba (troppo buona), Donatella (sola e lontana da casa), Anita (è diventata onorevole), Giovanna (spensierata e problematica), Marinetta (tutta presa dai suoi balli);Eleonora(testardamente calabrese); Maria (sempre in giro per il mondo); Mariuccia (ci sta e non ci sta)...ecco, a tutte queste persone mi lega un rapporto di affetto: ogni volta che ci sentiamo o ci incontriamo, mi accorgo che ci vogliamo bene, che mentalmente "ci stiamo" e parliamo di tante cose, cioè ci aggiorniamo sui fatti nostri.
L'amicizia con queste persone è nata sul posto di lavoro, si è consolidata con il tempo, fino a diventare affetto, stima e rispetto.
Però...però...la mia grande, vera amica da sempre è Pina. Chi è Pina? è uno scricciolo di donna che porto nel mio cuore da ben 45 anni, da quando, cioè, ci conoscemmo in prima media e da allora non ci siamo più lasciate...con il cuore, intendo, perchè poi il tempo ha fatto la sua parte: le vicissitudini della vita ci hanno tenute lontane 20 anni e...quando ci siamo ritrovate, non è stato necessario raccontarci 20 anni di vita, perchè è stato come se non ci fossimo mai allontanate. Il cuore, appunto, è da lì che nasce l'amicizia vera, spontanea, che non ha bisogno di tanti "ciu-ciu-ciu", ma basta uno squillo e capisci: ti penso, ti voglio bene, ti sono vicina. E' il nostro codice: poche parole, molti pensieri affettuosi, tanti ricordi, belli, brutti, tutto è impresso nella nostra mente e nel nostro cuore, perchè abbiamo vissuto la nostra adolescenza problematica stando vicine, complici, aiutandoci e volendoci bene. Quello stesso bene che ancora oggi ci unisce.
Ciao, Pina, ricordati che ci sarò sempre. TVB.

1 commento:

Rivelazione ha detto...

Che meraviglia, Bruna Brunella! E' proprio così che anch'io intendo l'amicizia. A fare l'elenco delle mie amiche mi viene da dire che fino a poco tempo fa una era l'amica del cuore, quella con la quale ci siamo scambiate pelle e ruoli. Amicizia che dura dal 1976 (anni ruggenti per le idee femministe che furoreggiavano), mio figlio era piccolo piccolo e lei è diventata una specie di zia per lui. E ora lui collabora con la sua musica alle canzoni di lei!Lei ha preso da me alcune cose - la mia capacità di ascolto, il mio essere mamma buona - e le ha portate nela propria vita. Io ho fatto altrettanto con lei, che mi ha allargato lo sguardo sul mondo, mi ha donato il suo coraggio, la sua intraprendenza, la sua socialità. Ma, dicevo, solo da poco ho capito che, se lei è l'amica dl cuore, in realtà ...tutte lo sono, perché in ogni momento della mia vita, diffcile o gioioso che sia, so di potermi confrontare con una delle altre.
E tuttavia... e tuttavia... mi spiace che, sia nel tuo caso sia nel mio, non esistano amici uomini. Mi amareggia un po', devo dire. Lo sguardo, il punto di vista di un uomo che davvero vuole confrontarsi con una donna, è diverso, ovviamente e per definizione, ma quanto arricchente!!! Sarà un caso che invece l'unico amico uomo che ho è omosessuale? Sicuramente no.
Ma non dispero. Verrà un momento, magari tra una generazione (certo non potrò goderne ma non importa, sarà comunque un bene per l'umanità tutta), in cui il maschile e il femminile si integreranno, non solo tra uomini e donne, ma soprattutto all'interno di ognuno di noi. Quando finalmente io donna potrò accettare tranquillamente il mio lato maschile e viceversa gli uomini potranno accettare il lato femminile, quando ogni persona sulla terra accetterà questo, non ci saranno più conflitti, guerre e quant'altro. Io ne sono sicurissima.
Grazie Bruna per questo spunto sull'amicizia.