Ieri da
due aeroporti italiani sono partiti diversi aerei vuoti (a spese
nostre) per andare a “riacciuffare” quei turisti italiani, circa 20.000, che in
barba agli avvisi del ministero degli esteri e ai consigli delle agenzie di
viaggio che hanno proposto loro di cambiare itinerario, sono comunque partiti
per godersi la loro vacanza in quell’inferno che è diventato l’Egitto in questi
ultimi tempi. Per carità, ognuno è libero di trascorrere le vacanze dove vuole
e beati loro che hanno questa opportunità di visitare luoghi sempre più esotici
e distanti dall’Italia! Però…però… a parte la temerarietà con cui affrontano
questi viaggi in zone dove incombono guerre civili e lotte intestine, io, da
italiana, vorrei fare delle semplici osservazioni, che sicuramente qualcuno
troverà banali o scontate, ma viene spontaneo chiedermi: quanti milioni di euro
spendono questi privilegiati in tutto l’anno (sì, perché quei 20000 in Egitto
sono solo una minima parte del movimento turistico annuale) per le vacanze esotiche? Tanti, tantissimi …
allora, considero tra me, almeno quest’anno che la crisi ha raggiunto il top
qui da noi, non era meglio destinare quel pacco di euro in vacanze da
trascorrere in questa splendida Italia, che alla fine niente ha da invidiare ad
altri paesi? Quanti lavoratori stagionali nel settore turistico-alberghiero
sono rimasti senza lavoro, perché quest’anno la maggior parte degli italiani ha
preferito la vacanza “mordi e fuggi”? che senso ha portare soldi in altri
paesi, quando qui da noi farebbero veramente comodo in questo momento così
pesante? Ma, purtroppo il made in Italy non piace agli italiani che scelgono
sempre pacchetti e prodotti stranieri: dobbiamo cambiare l’automobile? … ne
compriamo una di marca tedesca, contribuendo così ad accrescere il pil di un
paese che, se non stiamo attenti, fra un po’ fagociterà l’Europa intera …
oppure: dobbiamo comprare birra? ma naturalmente deve essere tedesca, sennò che
birra è? … e vogliamo parlare dei prodotti cinesi che ormai hanno invaso i
nostri mercati, vendendo articoli di dubbia fabbricazione? E ci sono tanti
altri comportamenti che hanno portato le nostre industrie, grandi, medie e
piccole a chiudere o a trasferirsi in quei paesi dove il costo-lavoro è più
basso, aumentando così il numero dei disoccupati italiani…
Secondo me
proprio perché stiamo attraversando questo periodo sotto…pil, forse è bene
rispolverare un po’ del nostro orgoglio italiano, riappropriarci della nostra
identità, sempre più appannata da questo universo mondo globalizzato
“Perché sono orgoglioso
d’essere italiano?” E’ la domanda che dovremmo porci. Pochi mesi fa una maestra
in una scuola elementare del Veneto (terra leghista per eccellenza) ha dato un
tema per casa ai suoi alunni, dal titolo: “Perché mai è bello essere italiani?”
Uno dei bambini, tra gli altri motivi, ha elencato: “perché mi chiamo Leonardo
come Leonardo da Vinci”; “perché facciamo la pizza”, ma anche “perché mi piace la focaccia genovese”; “perché
i nonni da noi sono importanti”; ma anche “perché i figli sono tutti uguali”;
“perché gli Svizzeri c’hanno il cioccolato, ma noi la Nutella”; “perché in Italia ci si diverte… un
mondo”; “perché c’è chi può parlare ladino, francese o arabo ed è comunque
italiano”; “perché abbiamo le Frecce tricolori’”, ma anche “perché accogliamo
chi si rifugia”; “perché siamo ‘made in
Italy’” e, chiusa deliziosa, “perché
sogno in italiano”…
Nella sua perfetta ingenuità
infantile, proprio una bella iniezione d’ottimismo e speranza in una nazione
migliore.
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