martedì 17 luglio 2012

Si scrive “spending review” , si legge “ne’ spenn’ cchiù”

Dopo la "spending review" (revisione delle spese), altrimenti detta da mio marito Roberto “ne’ spenn’ cchiù”(non spendere più), cosa altro si inventerà il governo tecnico per risanare i conti dello Stato?
Qualche consiglio io glielo darei…
Fossi in Monti introdurrei la “gaining review “, cioè rivedere i guadagni, tagliando tutti gli stipendi di almeno il 10-15%. Sono pazza, direte voi… però riflettiamoci: grazie a questo provvedimento gli italiani saranno più poveri e potranno così accettare con maggiore naturalezza i drastici tagli della spesa pubblica. Un illuminato docente di Economia della Depressione , tale Mario Poerello, ha sentenziato che “ governare un paese povero è il sogno di ogni ministro delle Finanze: meno pretese, meno illusioni, più rassegnazione”… vuoi mettere la rassegnazione di un morto di fame che non trova un posto letto in ospedale: trova già sorprendente avere un letto a casa sua, figurarsi trovarne uno in ospedale!!!…
Fossi in Monti introdurrei anche la “eating review”: mangiare troppo fa male alla salute, ma mangiare poco nuoce all’economia, perché deprime i consumi alimentari… e allora grazie alla “eting review” ogni famiglia, a seconda del numero dei componenti, riceverà a casa una cartella di Equitalia dove potrà facilmente trovare al rigo 24 del riquadro G-B, la lista della spesa alimentare. Dovrà poi dimostrare, inviando gli scontrini ad Equitalia, di avere effettivamente speso ogni settimana esattamente quella cifra, con un errore tollerato di 2 cent. al massimo, pena un’ammenda di trentamila euro, già inclusa preventivamente nella cartella Equitalia.
Fossi in Monti introdurrei la “money patchwork”: se ogni italiano tagliasse a ogni banconota in suo possesso una strisciolina di due o tre mm, mettesse in busta tutte le striscioline così ottenute e le spedisse al ministero del Tesoro, avete idea di quante nuove banconote lo Stato potrebbe ottenere, incollando tutte le striscioline? E’ l’ultima moda in fatto di micro-economia, il suo inventore è l’economista Ne’nc Stann Sold, teorico della no-economy e sostenitore del digiuno come via maestra per il risanamento dei conti pubblici e privati.
… naturalmente questi miei consigli e/o rimedi che dir si vogliano servono solo  per sdrammatizzare la situazione, per esorcizzare la paura che pervade l’animo degli italiani, per vedere il bicchiere ogni tanto mezzo pieno… per quello che può servire…
Ringrazio Michele Serra che con i suoi mordaci articoli su L’Espresso, mi dà l’input per i miei scanzonati post.


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