“La democrazia è la peggiore forma di governo, ma un’altra migliore non ce n’è” … così diceva Winston Churchill e oggi, noi italiani, potremmo così dire:” il governo tecnico è la forma peggiore di governo, ma una migliore non c’è”. E purtroppo è vero: questo governo di professori ci ha fatto capire quanto sia vecchia e arretrata la nostra classe politica, che corre ancora dietro ai campanilismi, al clientelismo, alle tangenti, ai tesorieri ladri, ai diamanti , alle lauree comprate, mentre il resto del mondo va da tutt’altra parte, pur nella crisi, ma con uomini politici che non hanno dovuto cedere il posto ai professoroni.
I nostri politici, tutti, indistintamente :
- non hanno capito cosa voglia dire stare in Europa e il professor Monti ci sta dando lezioni di alta serietà politica, economica e finanziaria
- non hanno capito che non esiste più la politica come la intendono ancora loro
- non hanno capito che la politica oggi è economia, finanza
- non hanno capito che si son fatti trovare impreparati dalla globalizzazione, che li ha fagocitati
- non hanno capito che per stare in questo mondo globalizzato-economico-finanziario devono imparare innanzitutto le lingue: come potevano affrontare questa crisi se a convegni e summit internazionali si sentivano ministri degli Affari esteri o della Difesa parlare sempre e solo in italiano mentre i presenti, giornalisti o uomini politici di altri Paesi, dovevano aspettare la traduzione; se ancora sentiamo accenti autoctoni, tipo “ma che c’azzecca” o “ uè ma dico, non stiamo mica pettinando le bambole” e tante, tante altre amenità che di politico hanno ben poco
- non hanno capito che non si fa politica urlando nei talk show televisivi
- non hanno capito che non si può mettere alla guida del paese veline, olgettine, escort e/o le più belle del reame
- non hanno capito che non è sufficiente la maniera di proporsi alla gente per giustificare il successo imprevedibile ed immediato: neppure l’immagine di vincente ed ottimista può abbagliare in assenza di risposte
- non hanno capito che mentre litigano e si piangono addosso restano inoperosi o propongono soluzioni che sortirebbero risultati disastrosi (tipo elezioni anticipate in tempo di crisi…cose da pazzi!)
- non hanno capito che piuttosto che programmi faraonici, che difficilmente si realizzeranno, serve acqua oggi, non giova un’alluvione in un futuro lontano, saremo tutti morti di sete nell’attesa o affogheremo nella troppa acqua. Basterebbe invece un bicchiere ogni giorno: non riuscirà a dissetare completamente tutti, ma nessuno morirà di sete
- non hanno capito che per la loro politica litigiosa ed inconcludente, puntualmente ci si è ritrovati in una politica di sudore e sangue della quale oramai noi italiani siamo stanchi
non hanno capito che questa bella Italia non ha bisogno di loro.
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