lunedì 26 marzo 2012

In questo mondo di ladri

E’ già da un po’ che i media si occupano del “caso Molise”, di come cioè viene amministrata dall’attuale governatore , al timone da ben 10 anni, questa piccola e dimenticata regione, che nello scacchiere politico-economico-finanziario italiano, vale meno del 2 di briscola. Hanno scritto e detto di tutto, i giornali e la Tv: da Ballarò a L’Espresso, da Gli intoccabili a Le Iene… insomma ormai è diventato un caso nazional-popolare, quasi quanto il Festival di Sanremo. A me dispiace per quei molisani onesti che si ritrovano in questo calderone di ruberie, prebende, tangenti, corruzioni, parentopoli, malasanità, etc, etc.
Mi è tornata così in mente la canzone  “In questo mondo di ladri”, cavallo di battaglia di Antonello Venditti del lontano 1988, oggi più di ieri attuale e realistica. E mi è venuto in mente anche un comandamento delle Tavole e l’ho così declinato:

7°:  N O N   R U B A R E
Io non rubo perché sono povera e non vorrei essere povera.
Tu rubi perché sei ricco e vorresti continuare ad essere ricco.
Egli ruba perché la pressione fiscale è troppo alta.
Noi non rubiamo perché lo fanno tutti e non vogliamo essere esattamente come gli altri.
Voi  rubate perché non conoscete nessuno che ruba e volete essere più furbi degli altri.
Essi  rubano perché non credono nel peccato.
Io non rubo perché credo nel peccato, ma credo anche nel perdono.
Tu rubi perché non hai altra scelta.
Egli ruba per prendere ai poveri e dare ai ricchi
Noi non rubiamo per prendere ai ricchi e dare ai poveri.
Voi rubate perché  fate politica e dovete pur mantenervi..
Essi rubano perché sembra un comportamento normale in una certa politica.
Io non rubo e preferisco passare per stupida anziché ladra.
Ma io non rubo.
Sono normale?




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