domenica 4 settembre 2011

La coerenza è l’ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione. (Oscar Wilde)


Tante sono le persone che conosco, che frequento, con le quali ho rapporti di amicizia o semplicemente di lavoro. Alcune di queste persone, quasi sempre, alla fine di ogni discorso/discussione/confronto esclamano:”No, perché io sono una persona coerente!” e che troppo spesso scambiano la loro coerenza con l’intelligenza (sì, perché credono di essere  più intelligenti di altri, anzi, che dico: le più intelligenti nell’universo mondo).
Bene, io non credo che coerenza ed intelligenza siano da mettere sullo stesso piano. Assolutamente no. La persona che si vanta di essere coerente rimane ferma sulle sue idee, non cresce, non si adegua alle situazioni via via diversificate che vive, come una sorta di autolesionismo o intransigenza, orgoglio, semplicemente stupido orgoglio che le fa restare ferme sulle loro posizioni che credono essere quelle giuste, il vangelo cui tutti dovrebbero assoggettarsi, piene come sono di sé, tanto da non prendere nemmeno in considerazione le coerenze altrui.
“L’intelligenza è la capacità di adattarsi a tutte le situazioni”, diceva Piaget e io ne sono convinta, perché ciò che muove i nostri comportamenti, nel bene e nel male, è l’intelligenza e non la coerenza. L’intelligenza ti permette di spaziare, di allargare i tuoi orizzonti, ti fa approdare in luoghi che sembravano irraggiungibili, la coerenza ha le catene, ti tiene prigioniera delle tue idee, dei tuoi sogni, del passato.  Perché cambiano le cose, si evolvono tempi e azioni, cambiano gli anni, cambia il nostro modo di pensare e vedere, cambia il mondo intorno a noi, le persone. Solo le montagne  sono ferme, ma spesso … franano anch’esse, perché  per risultare coerenti spesso ci si fa del male.
C’è pure il lato comico della coerenza. Per esempio: la persona coerente subito la noti quando  cammina, perché è gonfia, piena di sé, e sembra voler dire con la sua andatura “sono superiore a voi, perché io ho la mia dignità, la mia coerenza, la mia intelligenza”, e avanza senza  guardare in faccia nessuno,  non saluta o lo fa freddamente, perché ha rancore dentro, casomai per una discussione di lavoro che non ha tenuto conto della sua coerenza, ma con il suo atteggiamento mira a rafforzarla … ecco, questa persona per me non é né coerente, né intelligente, ma semplicemente scostumata e mi fa un po’ ridere e un po’ pena, perché crede di incutere timore con la sua maleducazione. Ma per piacere!
Scendete dal piedistallo perché nessuno vi ha autorizzato a salirci, tanto meno la stima e la fiducia degli altri che, al vostro cospetto, preferiscono il silenzio in risposta ai vostri bla…bla…bla.


La coerenza è la virtù degli imbecilli.(Giuseppe Prezzolini)

Una volta nel gregge, è inutile che abbai: scodinzola. (Anton Cechov)

Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.( Proverbio Arabo)




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