è proprio vero, la vita non finisce mai di stupirmi! In un mondo in
cui tutto è virtuale, tu sei riuscita a scovarmi dopo 47 anni utilizzando dei
“gangi” umani: un fratello, un cugino, un marito ed è scattato il contatto… sì,
dopo tanti anni mi hai ritrovata! Non puoi
immaginare che gioia ho provato quando ho letto il tuo nome nella mailing list! avevo quasi timore di aprirla
per leggerla, non mi sembrava vero che dopo tanti anni potessimo di nuovo
riavvicinarci … ma forse è bene riavvolgere il nastro e raccontare la storia
della nostra amicizia, nata tanti anni fa quando, adolescenti spensierate e
incoscienti, trascorrevamo le estati a fare su e giù lungo il corso di Campobasso.
Chi è Graziella? Si chiederanno i miei lettori… e voglio ripercorrere la nostra
storia insieme a te.
Sei nata e hai vissuto sei anni a Campobasso, per trasferirti poi con
la tua famiglia a Sassari. Ogni estate, però tornavi per trascorrere le vacanze
a Cb. Bene, la fortuna ha voluto che frequentassimo la stessa comitiva, formata
quasi per intero da amici di mio zio Antonio (non vi spaventate, non era una
banda di pedofili, ma mio zio aveva solo quattro anni più di me) il quale
viveva a casa mia per completare gli studi, interrotti a Il Cairo per la guerra
dei 6 giorni (è troppo lungo spiegare perché stesse al Cairo…tranquilli,
AlQaeda ancora non nasceva). Chiaramente cominciai a frequentare i suoi amici,
anche perché la sua presenza rassicurava molto mio padre, per cui mi permetteva
di uscire con lui tranquillamente. Orbene, quando ti inserìsti tu, incuriosì
tutti la tua presenza: bella, con un nasino all’insù (come ricorda ancora mia
madre), simpatica, anche se un tantino imbronciata. Fu subito amicizia tra me,
te e Susy, un’altra ragazza meravigliosa di Cb, e, oltre a macinare km lungo il
corso, ci riunivamo in una “soffitta” di un nostro caro amico e lì si
chiacchierava, si ballava, si mangiava… tutto questo fino al 1968, ultima volta
in cui ti vidi, perché poi non tornasti più a Cb, preferendo,forse, trascorrere
le vacanze nella meravigliosa Sardegna.
Prima di andar via, però, ci scambiammo delle foto ed io la tua foto l’ho
conservata sempre con amore e ogni tanto, guardandola dicevo “chissà Graziella
che fa, come sta”. Il giorno dell’anno in cui ti ho ho sempre pensata era il 2
luglio perché si festeggia la Madonna delle Grazie, ed il mio pensiero andava a
te con il forte desiderio di poterti fare gli auguri.
Poi la vita ha avuto il suo corso, il tempo ha disgregato la comitiva,
ognuno ha preso la sua strada, Susy si trasferì a Roma, lo stesso zio Antonio
ha lasciato addirittura questa terra … insomma, ci siamo persi. Ed ora…ecco,
dopo tanti anni sei tornata nella mia vita ed io sono felice perché sei stata
bravissima a “riagganciarmi” e sentirci è stato come se questi 47 anni non
fossero passati: i ricordi sono vivi e a poco a poco, come in una telenovela,
ci stiamo raccontando tutto ciò che di bello e di brutto la vita ci ha regalato
in questi lunghi anni.
Ora che ti ho ritrovato non ho intenzione di perderti ancora ma, anzi,
come ci siamo ripromesse, dobbiamo incontrarci, io tu e Susy, per trascorrere
ancora qualche ora di spensieratezza, dimenticando per un po’ problemi e affanni
della vita.
Ciao Graziella, grazie per la tua amicizia. Tvb
1 commento:
grazie mia cara amica, non ci perderemo più....se mai ci siamo perse....
Posta un commento