lunedì 29 giugno 2015

Lettera all'amica ritrovata...

Cara Graziella,
è proprio vero, la vita non finisce mai di stupirmi! In un mondo in cui tutto è virtuale, tu sei riuscita a scovarmi dopo 47 anni utilizzando dei “gangi” umani: un fratello, un cugino, un marito ed è scattato il contatto… sì, dopo tanti anni  mi hai ritrovata! Non puoi immaginare che gioia ho provato quando ho letto il tuo nome nella  mailing list! avevo quasi timore di aprirla per leggerla, non mi sembrava vero che dopo tanti anni potessimo di nuovo riavvicinarci … ma forse è bene riavvolgere il nastro e raccontare la storia della nostra amicizia, nata tanti anni fa quando, adolescenti spensierate e incoscienti, trascorrevamo le estati a fare su e giù lungo il corso di Campobasso. Chi è Graziella? Si chiederanno i miei lettori… e voglio ripercorrere la nostra storia insieme a te.
Sei nata e hai vissuto sei anni a Campobasso, per trasferirti poi con la tua famiglia a Sassari. Ogni estate, però tornavi per trascorrere le vacanze a Cb. Bene, la fortuna ha voluto che frequentassimo la stessa comitiva, formata quasi per intero da amici di mio zio Antonio (non vi spaventate, non era una banda di pedofili, ma mio zio aveva solo quattro anni più di me) il quale viveva a casa mia per completare gli studi, interrotti a Il Cairo per la guerra dei 6 giorni (è troppo lungo spiegare perché stesse al Cairo…tranquilli, AlQaeda ancora non nasceva). Chiaramente cominciai a frequentare i suoi amici, anche perché la sua presenza rassicurava molto mio padre, per cui mi permetteva di uscire con lui tranquillamente. Orbene, quando ti inserìsti tu, incuriosì tutti la tua presenza: bella, con un nasino all’insù (come ricorda ancora mia madre), simpatica, anche se un tantino imbronciata. Fu subito amicizia tra me, te e Susy, un’altra ragazza meravigliosa di Cb, e, oltre a macinare km lungo il corso, ci riunivamo in una “soffitta” di un nostro caro amico e lì si chiacchierava, si ballava, si mangiava… tutto questo fino al 1968, ultima volta in cui ti vidi, perché poi non tornasti più a Cb, preferendo,forse, trascorrere le vacanze nella meravigliosa Sardegna.
Prima di andar via, però, ci scambiammo delle foto ed io la tua foto l’ho conservata sempre con amore e ogni tanto, guardandola dicevo “chissà Graziella che fa, come sta”. Il giorno dell’anno in cui ti ho ho sempre pensata era il 2 luglio perché si festeggia la Madonna delle Grazie, ed il mio pensiero andava a te con il forte desiderio di poterti fare gli auguri.
Poi la vita ha avuto il suo corso, il tempo ha disgregato la comitiva, ognuno ha preso la sua strada, Susy si trasferì a Roma, lo stesso zio Antonio ha lasciato addirittura questa terra … insomma, ci siamo persi. Ed ora…ecco, dopo tanti anni sei tornata nella mia vita ed io sono felice perché sei stata bravissima a “riagganciarmi” e sentirci è stato come se questi 47 anni non fossero passati: i ricordi sono vivi e a poco a poco, come in una telenovela, ci stiamo raccontando tutto ciò che di bello e di brutto la vita ci ha regalato in questi lunghi anni.
Ora che ti ho ritrovato non ho intenzione di perderti ancora ma, anzi, come ci siamo ripromesse, dobbiamo incontrarci, io tu e Susy, per trascorrere ancora qualche ora di spensieratezza, dimenticando per un po’ problemi e affanni della vita.


Ciao Graziella, grazie per la tua amicizia. Tvb

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie mia cara amica, non ci perderemo più....se mai ci siamo perse....