martedì 25 marzo 2014

Tu chiamale se vuoi emozioni ... olfattive:)

Ci avete fatto caso? Ci sono case che ci entri e vieni rapita dal loro profumo che sa delle persone che ci vivono, della loro pelle, degli oggetti, di pulito, di soffritto, di naftalina…
Proprio ieri, tornando dall’ospedale, aprendo la porta di casa, mi è venuto incontro l’odore di casa mia… mi piace l’odore di casa mia, lo so riconoscere, perché mi accoglie quando torno dopo poche ore o dopo un viaggio, anzi, dirò di più, quando sono lontana da casa sento nostalgia di quell'odore e quando riapro quella porta è come un sorriso che la casa mi dona, un piacevole benvenuto.
Io non so descrivere l’odore di casa mia, è odore di me e delle essenze che amo: può essere odore di caffè, tracce dell’essenza che mi spruzzo velocemente prima di uscire, di libri, di piante, di spezie di vaniglia, muschio bianco, agrumi, lavanda, zenzero miste all’odore di fumo(???), di pulito, il profumo del sapone da bucato che resta sospeso tra le fibre di tende e abiti… e tutti questi odori sono avvolti nella luce, nel calore e nei mille spendidi colori dell’arredamento.
La verità?...anche l’albergo più lussuoso, la stanza più ospitale, non potrà mai sostituire la mia casa, perché non ne avrà mai la forza olfattiva.





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