mercoledì 13 luglio 2011

"Millenni di convivenza inquinati dal continuo desiderio di trasformarli in quello che non sono e farli simili a noi"

"Gli animali contano più dei bambini"
                        Lunedí 11.07.2011 11:25

"La situazione in Italia è veramente paradossale: finanziamenti pubblici per ogni cane fino ad oltre cinque euro, quando le risorse che vengono destinate per ogni bambino in asilo sono di circa mezzo euro".
Proprio pochi giorni fa l'Alta Commissaria per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, ha puntato il dito contro la mancanza di fondi europei per i diritti umani. Pillay ha accusato l'Europa "di pensare più agli animali che ai grandi problemi": "La cifra che gli europei hanno speso per i loro animali domestici soltanto nel 2010 (56,8 miliardi di euro) basterebbe a finanziare l’intero sistema dei diritti umani, compreso il mio ufficio, per almeno 250 anni". Una denuncia dunque di una situazione sempre più contraddittoria: da una parte la scarsità di fondi per tutelare i diritti degli uomini, dall'altra una grande attenzione verso i diritti delle bestie”.

Questa è la notizia.
Come ho già postato qualche giorno fa, io amo e rispetto gli animali e per rispetto intendo che considero la loro “animalità”, il loro istinto, la loro aggressività naturale solo nell’ambiente naturale, laddove cioè la natura li ha inseriti.  Sono animali e quindi diversi da noi, ma sono contraria al "possedere" degli animali, inteso come umanizzazione degli stessi, per una necessità esclusivamente personale, che nulla ha a che vedere con le vere necessità dell'animale.
Non mi piace l'umanizzazione forzata degli animali - come non mi piace la bestializzazione delle persone - trattandoli come figli, divenendo schiavi della loro presenza, ridicolizzarli rendendoli palesemente immagine dei nostri sfoghi personali, dei nostri fallimenti: essi non chiedono certo cucce tigrate o leopardate, non chiedono collarini con lo strass e non necessitano di griffe sul cappottino, né vogliono essere esibiti come trofei nei salotti bene per la loro esoticità. Non mi piacciono i circhi, dove gli animali vengono sedati e sono sottomessi alla volontà del domatore; non mi piacciono le mostre di animali che vengono fatte ogni tanto e dove cani, gatti, criceti, persino conigli, vengono trattati come top model: shaampati, pettinati, boccolati, cotonati, profumati, ma, signori miei, ma stiamo parlando di  animali o del backstage per la selezione di miss Italia, velina, letterina?
Che belli quei documentari televisivi dove si vedono animali liberi! Sono nel loro habitat naturale, liberi di correre, di rincorrere le prede...liberi, non schiavi dell’uomo! non codificati da leggi, senza la mutua (sì, c’è una legge in Italia che prevede la mutua, , ovviamente veterinaria, per cani, gatti e altri "animali d' affezione", analoga alla nostra mutua medica); privi della sedia a sdraio (pensa te!…sono nate anche le spiagge per animali…).
Quanti soldi vengono investiti per gli animali? Basta leggere le cifre riportate nell’articolo e a me, che non ho animali in casa, vengono i sensi di colpa e istinti rabbiosi, animaleschi, appunto, pensando a quanti bambini al giorno nel mondo muoiono di fame; a quanti più vicini a noi devono lavorare per aiutare le famiglie povere che, quasi sempre, però, accolgono nelle loro case bastardini senza orpelli e senza mutue; a quanti pensionati devono sbarcare il lunario con una manciata di euro al mese; a quanti animali randagi sono per le strade, perché i Comuni non hanno soldi per metterli nei canili e dar loro una vita di “animali” più dignitosa, e via discorrendo.
Ovviamente il post è indirizzato ai casi estremi e non a chi per amore li coccola, chi prepara una calda casettina, chi si consola con essi per vincere la solitudine,...quello è amore pulito, non invadente, non possessivo...e va ben distinto dall'amore egoistico.
Con obiettività estrema credo che la distinzione tra amarli e possederli sta alla base di chi li ha...comprendere come vivere il rapporto con loro, senza andare oltre al coerente e al normale rapporto uomo-animale.
Ricordo sempre una frase di Papa Giovanni Paolo II che durante un’omelia ricordava alla folla osannante:” …ricordate nelle Vs azioni quotidiane…soprattutto l’uomo…”

"Quanto ancora e' forte, invece, la tendenza a umanizzarli, inventandoceli a nostro uso e consumo, invece di imparare a conoscere gli animali per quello che sono? Osservare, rispettare e apprezzare la diversità dei comportamenti, degli istinti, delle intelligenze: é questa l' unica strada per conoscere gli animali". Danilo Mainardi





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