giovedì 8 dicembre 2011

Lacrime e incognita

Il governo ha anticipato la presentazione della manovra all’europeo mondo il giorno 4 dicembre, invece del 5, come era in programma. Giustamente: il 4 dicembre è santa Barbara protettrice dell’artiglieria, e perciò ha pensato bene di onorarLa, sparando i suoi colpi ferali ai soliti noti, ingentiliti dalle  lacrime (di coccodrillo) della ministra. Hanno sparato nel mucchio “addò cojo cojo”, naturalmente nel mucchio dei dipendenti.
Come prevedevo i miei primi 40 anni al 1° settembre 2013 non gli bastano: ce ne vogliono 41…vabbuò, ho ragionato, in fondo è 1 anno, cosa vuoi che sia, ne sono passati 40, vuoi che non passi 1 anno?... e invece NOOO!!! manco 41 vanno bene! perché, nel 2014, ancora non avrò l’età … ci vorranno 62 anni di età, perciò” se te ne vuoi andare, potrai  farlo, ma avrai  una penalizzazione del 2% sulla pensione mensile”… ‘sti  cavoli!
E poi parlano del futuro dei giovani, di occupazione e bla,bla, bla…
Secondo me alla base di questi provvedimenti c’è un disegno cinico ben programmato: più tardi li mandiamo in pensione e più probabilità abbiamo di guadagnare: quanto potranno sopravvivere se li mandiamo a 70 anni? Altri 5,6,7,10 anni?...bene, una volta morti non hanno più diritto alla pensione e sai quanti soldi risparmiamo! sai com’è contenta l’Europa!...e intanto i giovani del presente saranno diventati anziani pure loro.
La verità? Il futuro è diventata un’incognita per noi anziani, figuriamoci per i giovani del presente e quelli del futuro…


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